Magazine Arte

Di altre Gioconde

Creato il 01 febbraio 2012 da Odio_via_col_vento

 

Del dipinto più celebre del mondo.....(chissà poi perché).....si sono innamorati in molti, a torto o ragione, per pazzia o per filologia, per merchandising o con purezza di intenti.
Ne esitono poi infinite copie, moderne e antiche, versioni e rivisitazioni di cui, talvolta, ho parlatoi anche qui:

La mitologia di un sorriso, 1
La mitologia di un sorriso, 2
Amabili resti 
L'importante è partecipare

 

Oggi però è uscita sulla stampa una autentica scoperta, non una di quelle truffe miliardarie che riempiono il mondo dei folli che osano avvicinarsi allo studio del genio di Vinci.
Qualcosa che non è sul mercato antiquariale (diffidate, gente, diffidate.....sempre, quando sono in ballo troppi soldi), ma in un solido storico museo, uno dei pilastri della cultura mondiale, Il Prado.

Una VERSIONE, più che una copia, della Monna Lisa.
Un'opera di cui già si parlava da tempo,  nel mondo degli studi, ma che oggi viene presentata anche al grande pubblico. E allora parliamone anche qui.

In un deposito c'era questo dipinto che solo agli occhi degli esperti appariva per quello che era, una importante copia d'epoca:

 

Di altre Gioconde

 

Il fondo nero certo abbassava l'apprezzamento dell'insieme, ma la qualità spiccava, ugualmente....e un'identità, una somiglianza, con l'originale, che erano troppo "fresche" per parlare di una semplice copia. Queste si qualificano per la pedissequietà: nel cercare di adeguarsi all'originale, sono sempre tendenti al basso, mancano di scioltezza di tratto, di fluidità, di trasparenza e capacità nelle mescolanze dei colori.
Sono bastate alcune indagini scientifiche per confermare ciò che qualunque conoscitore sa: il fondo nero era incongruo, un'aggiunta tarda, e nascondeva sotto un paesaggio. 
Anzi: IL paesaggio!

Eccolo quindi, dopo il restauro: la signora, la Monna Lisa bis....

 

Di altre Gioconde

 

e il paesaggio..... 

 

Di altre Gioconde

 

Non male, vero? E allora confrontiamole, la "francese" e la "spagnola":

 

Di altre Gioconde

 

La nuova Gioconda sembra quasi una versione giovane dell'altra, la fanciulla Lisa a confronto con la signora (ageé) del Giocondo.

Siamo davanti a qualcosa di importante, da ridefinire e comprendere meglio, che può (deve) cambiare la nostra idea del genio e del fare arte.
Verosimilmente la Gioconda del Prado non è di Leonardo: troppo definita, secca, disegnata.
Ma anche la nostra comprensione della Gioconda-Louvre è falsata dagli strati di sporco, vernici alterate che compongono quell'indefinito giallo marrone che ottunde i colori originali e che molti scambiano per il vero valore di Leonardo, per il mitico "sfumato". 

Ma a quale categoria, allora, possiamo far risalire la Gioconda di Madrid?
Troppo bella per essere una copia; assolutamente coeva a quella del Louvre. E soprattutto identica ad essa anche nelle fasi preparatorie, nel disegno, come hanno dimostrato le indagini.

L'interpretazione di chi l'ha studiata è che si possa trattare di un'opera realizzata fianco a fianco a quella del Louvre, nella bottega di Leonardo, da un suo allievo o collaboratore, utilizzando i suoi disegni preparatori, tenendo d'occhio e replicando anche le correzioni che l'artista andava facendo.

E questo, ovviamnete, a smentita e discapito di tutte le idee sul genio isolato, sulla gelosia dell'artista nei confronti della propria arte e dei propri "segreti".
Inserire di nuovo e finalmente anche Leonardo in quella realtà di mestiere e produzione che erano il tessuto connettivo della società del suo tempo.

E pensare anche a cosa e a chi serviva un "secondop" ritratto......come una foto stampata due volte...
Per l'album di famiglia? .....per i nonni?

 

Di altre Gioconde

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines