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Di: Anonimo

Da Gianni

patata-ogm
E così, dopo il mais, ecco che arriva anche la patata Ogm: l’Efsa, l’autorità dell’Unione europea che si occupa della sicurezza alimentare, ha dato il via libera alla coltivazione nel territorio europeo di Amflora, una patata modificata geneticamente che verrà impiegata in ambito industriale per prodotti come carta e adesivi e per la produzione di fertilizzanti e di mangimi per animali.
Abolita una moratoria in vigore dal 1998 l’Unione europea ha di fatto dato il via in Europa alle coltivazioni di organismi geneticamente modificati ma è una decisione molto controversa, a partire dall’ok alla patata targata Basf. I forti dubbi sul provvedimento in questione nascono (tra gli altri) dal fatto che all’interno del tubero Ogm, modificato allo scopo di produrre maggiori quantità di amido, è presente un gene cosidetto “marker” che ha la capacità di resistere ad alcuni antibiotici molto importanti per la salute dell’uomo come kanamicina e neomicina e che potrebbe dar luogo a una resistenza batterica potenzialmente molto pericolosa. La presenza di questo gene dovrebbe di per sé negare l’autorizzazione degli Ogm, come sancisce la direttiva 2001/18 della Ue, ma evidentemente non è così per l’Efsa che va in contrasto anche con i pareri dell’Emea (l’agenzia europea del farmaco) e dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), come dire non proprio le ultime arrivate in materia di salute…

Va detto che i paesi membri pssono vietare la coltivazione ma la decisione della commissione ha comunque una notevole rilevanza tanto che le reazioni non si sono fatte attendere e se da una parte l’azienda tedesca si affretta ad assicurare che non è previsto nessun impiego alimentare, dall’altro, dal ministro Zaia a Legambiente passando per tutte le associazioni ambientaliste e di consumatori, il coro di no è davvero ben nutrito.
Cercando di mantenere un approccio neutrale all’argomento mi sembra a questo punto utile ricordare le ragioni dell’una e dell’altra parte in modo tale che ognuno possa farsi una sua idea.

A Favore
Stando a quanto sostiene chi ritiene gli Ogm una risorsa e non un problema, ecco in sintesi perché si dovrebbero coltivare:

  • maggiore resa delle colture
  • riduzione delle micotossine nel ciclo alimentare
  • riduzione dei parassiti nelle colture
  • ridotto utilizzo di pesticidi
  • concreto aiuto contro la fame nel mondo
  • maggiori introiti per gli agricoltori
  • gli Ogm sono comunque tra di noi, presenti per esempio nei mangimi per animali

Contro
Chi invece considera gli Ogm un problema serio ritiene:

  • che ci sia un concreto pericolo di contaminazione genetica non solo delle colture contigue ma anche della flora endemica
  • falsa la convinzione di ottenere maggiori raccolti
  • falso il fatto di utilizzare meno pesticidi
  • che ci sia una ricaduta in termini di perdita di credibilità e danno di immagine per i prodotti agroalimentari italiani
  • che scatti di fatto un monopolio delle sementi da parte delle multinazionali
  • anche se consumati solo dagli animali gli Ogm rischiano di finire negli alimenti derivati come latte e carne
  • cominciano ad apparire i primi studi che provano la loro pericolosità per la salute

In attesa di sapere come la pensate ricordo infine come la pensano gli italiani riguardo agli Ogm: il 72 per cento dei cittadini intervistati pensa che gli alimenti contenenti Ogm siano meno salutari rispetto a quelli tradizionali.
Foto di Claire_Sambrook

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