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Di Antonio (Segr. PRC/FdS Asti) risponde alla lettera sulla Stampa di Scaiola (Coord. Mgp/Lega Nord Asti)

Creato il 10 marzo 2011 da Palotto

Di Antonio (Segr. PRC/FdS Asti) risponde alla lettera sulla Stampa di Scaiola (Coord. Mgp/Lega Nord Asti)

“Virtuosi” in Regione e spendaccioni a Roma

Ho letto con interesse le considerazioni e le lezioni che ci impartisce il coordinatore dei Giovani Padani Davide Scaiola.

Dall’alto della sua saccenza e presunta competenza ci impartisce lezioni sul modo di fare opposizione.

Colpiti da onnipotenza “berlusconiana”, chi va con lo zoppo impara a zoppicare, ci rende edotti in quale modo costruire un’opposizione seria e propositiva…insomma un’opposizione prona ai voleri della maggioranza, proprio quel tipo di opposizione che non è nel DNA del PRC- Federazione della Sinistra.

Ci consiglia di unirci per poter essere più efficaci e per far risparmiare i Piemontesi, dimenticandosi di quando anche loro, la monolitica Lega Nord, in molte occasioni e molte regioni, sono stati gruppo formato da un unico consigliere…per loro non vale la regola del risparmio? Hanno mai pensato in questi casi di unire il loro gruppo con quello delle altre forze di opposizione? No, hanno sempre rivendicato ed affermato con forza la propria identità e diversità. Non è anche un nostro diritto? O forse i seguaci del trio Bossi, Cota, Borghezio vogliono sopprimere questo diritto?

Ma la lezione politica del giovane Scaiola è nulla rispetto alla lezione economica che ci impartisce. La sinistra con i suoi “cespugli” è costosa, pesa sulle tasche dei Piemontesi per ben 1.058.180 euro (Scaiola dimentica che anche il centrodestra ha un paio di gruppi uniconsiliari: i verdi-verdi e il partito dei pensionati…questi non costano?).

Non sprechiamo i soldi della comunità, poffarbacco!!!

Peccato che la richiesta di virtuosità del giovane padano abbia ben altri riscontri a livello nazionale. Che ne pensa il giovane Scaiola della decisione del suo Ministro degli Interni Roberto “Bobo” Maroni, leghista della prima ora, di non accorpare le elezioni Comunali con i quattro quesiti referendari su acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento? Quanto ci costa questa decisione….praticamente nulla circa 300 milioni di euro. Bazzecole rispetto alla cifra esposta da giovane virgulto padano!

Ma cosa saranno mai 300 milioni di euro rispetto agli interessi dei grandi gruppi industriali nei business dell’acqua e del nucleare? Cosa saranno mai questi pochi milioncini rispetto alle necessità processuali del leader maximo del centrodestra Silvio “papi” Berlusconi? Semplicemente nulla…ed allora mi viene in mente la riedizione di un vecchio slogan leghista “ROMA LADRONA LA LEGA ORMAI PERDONA”

Massimo Di Antonio –Segretario PRC/FdS di Asti-



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