IlMioAmore si era organizzato in modo che potessimo uscire (da soli!): si era messo d'accordo con mia mamma affinché la Purulla cenasse da loro. E così è stato.
Aveva prenotato un tavolo in uno dei "nostri" posti, e ci avevano assegnato il tavolo numero 24

il nostro numero, il giorno in cui ci siamo messi insieme e in cui siamo diventati genitori.
Abbiamo mangiato le tagliatelle con porcini e tartufo, abbiamo visto il tramonto oltre il colle tetta (da noi così chiamato perché effettivamente è identico a una tetta appoggiata su un ventre piatto), ci siamo fatti una foto col cellulare e siamo tornati a riprendere la Purulla.
Erano passate due ore, ma lei mi ha buttato le braccia al collo come se non mi vedesse da una settimana, ridendo con tutti i suoi quindici (forse sedici) dentini.
Siamo tornati a casa, dove ci ha accolto Dante.
Il ragno gigante.

Circa quattro cm di ragno, che ha messo su casa proprio accanto al portoncino d'ingresso, pronto ad accogliere zanzare e moscerini. Bravo Dante!
In casa invece ci ha accolto Attilino, il caro micino, vero artefice della positività della giornata.
E qui invito chi è schizzinoso a non leggere oltre.
Dovete sapere che Attila ha due luoghi deputati all'espletamento dei suoi bisogni corporali: una comoda cassetta con sabbia in gel di silice, e il giardino condominiale.
La prima è in taverna. Alla taverna si accede dalla scala a chiocciola che come forse ricorderete è protetta dal cancelletto Ikea, almeno durante il giorno.
Al secondo Attila accede tramite il suo passagatto.
Ebbene, ieri mattina Attila ha trovato chiusi i suoi accessi alla toilette. Il cancelletto era bloccato e la gattaiola era in modalità notturna.
Doveva scappargli proprio tanto, perché ne ha prodotte due: una sotto il nostro letto, in corrispondenza della mia testa, e una sotto la poltrona a dondolo in camera della Purulla.
Quando mi sono svegliata, ieri mattina, ho pensato "cacchio quanto ho sudato stanotte".
Per fortuna, mi vien da dire, non era il mio, di odore!






