Alice Ginevra in un modo tutto suo, sussurra che ha voglia di ciliegie, voglia di frutta, rotonda e carnosa, che mi goccioli succosa sulle labbra e nemmeno il temporale di ieri, che ha allagato la piazzetta qua sotto e l'aiuola delle rose in giardino, è riuscito a stemperare questo bisogno impellente, vigoroso ed irriducibile di cose fresche. Luca rideva forte al telefono, mentre gli dicevo che stavo per uscire, nonostante la pioggia scrosciante, perché dovevo assecondare l'ennesima voglia della pupattola. Rideva, mettendo puntigliosamente l'accento sul dichièlavoglia, finché il campo e la sua voce sono stati inghiottiti dall'ennesima collina modenese che stava risalendo.
A sessanta e dintorni chilometri di distanza, nel frattempo, io riempivo voluttuosamente un sacchetto con le ciliegie più belle e più rosse, per passare poi alle pesche e alle albicocche, l'anguria no, ne abbiamo ancora una metà in frigorifero, mi sono detta, e mentre mi facevo strada lungo le corsie del supermercato, una morsa di fuoco improvvisa mi ha per un attimo tolto il fiato. Una contrazione, una di quelle contrazioni cosiddette preparatorie, che mi è sembrata infinita, che mi ha messo sull'attenti. "Devo solo respirare" mi sono detta, mentre camminavo veloce verso casa, con una borsa piena di voglie e l'ombrello gocciolante, piegando in dentro le labbra per soffocare le fitte.
Il suo giorno, lo sento, si avvicina piano. Senza dire nulla mi sfiora la pelle, senza dire nulla mi sospinge in fuori la pancia, pulsante, liscia, tesa, disegnando trine in movimento, di piedi e di mani piccole e dolci che si intrecciano, si allacciano.
Da trentasei settimane abbonata al verbo dell'attesa io attendo, sapendomi cerniera sulla vita, indossando per l'occasione la luce di mille sorrisi, con un'orgia di sogni sopra e sotto alle palpebre, con abbozzi e pensieri a cavallo tra l'ansia e l'emozione che tengo stretti in bocca e poi traduco in abbracci da affondare dentro al corpo di Luca ed ancora, con un mare di dolcezza che si incolla e si rivela in ogni cosa che mi circonda. La dolce chimica dell'attesa in tutto il suo bianco e vivo candore, che mi fa sentire gemma al fluire della linfa.
E certe volte mi domando come saranno i suoi occhi, se in essi rivedrò quelli di Luca, se rivedrò i miei, se saranno curiosi di frugare il mondo, di guardare il dentro. Se apparterranno al colore bruno e caldo della terra o invece rifletteranno il verde cangiante ed enigmatico del mare, ma poi non importa, non importa adesso, che l'unica cosa che entrambi desideriamo è che i suoi occhi scintillino di vita e di cose vere.
Immagino, immaginiamo il viso di Alice Ginevra, tutto, ripercorrendo il suo profilo su di una stampa in bianco e nero dell'ecografia e certe sere lo disegniamo con la mente, Luca ed io, specie quando ci addormentiamo tardi, perché la voglia di stare vicini è più forte del sonno e trabocca di carezze spalmate sulla pelle. Le mani di entrambi piegate e unite, intorno ad un bozzolo che è solo da proteggere.
Da non crederci, Alice Ginevra, oggi ha deciso di far preoccupare la sua mamma. Per tutto il giorno non si è mossa, o quasi. Andiamo a cena e Sabrina mi trasmette una dose sconsiderata d'ansia. "Amò, facciamo la prova del nove. Facciamole ascoltare Libella Swing!" Ora la pupattola balla e la mamma si lamenta per come si muove. Ma non siete mai contente voi donne???!
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Non ce ne siamo dimenticati, questo è il prima.......
e questo è il dopo...........
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Con questa ricetta partecipiamo alla Raccolta "L'Estate in Tavola" organizzata dal blog Cupcakes. Il nostro contributo è un gelato, ovvero uno dei simboli di questa magnifica stagione. Abbiamo scelto un gelato al melone, aromatizzato alla salvia, fresco, leggero e dissetante.
GELATO AL MELONE AL PROFUMO DI SALVIA E DADINI DI PAPAYA, ANANAS E MELONE ESSICCATI
Ingredienti
200gr Polpa di Melone retato
160gr Zucchero
100gr Latte
180gr Panna
Il succo di un limone
5 o 6 Foglie di Salvia Ananas
Qualche cubetto di frutta essicata (Ananas, Papaia e Melone)
Versare il latte e la panna e le foglie di Salvia Ananas in una casseruola, portare ad ebollizione e lasciar bollire a fuoco basso per circa 5 minuti.
Togliere le foglie di Salvia Ananas e tenerle da parte.
Sciogliere lo zucchero nel composto di latte e panna.
Lasciar raffreddare per bene e poi mettere il tutto in frigorifero per almeno un'ora, coperto da pellicola trasparente.
A parte frullare la polpa di melone con il limone e con le foglie di salvia tenute da parte, fino ad ottenere una purea cremosa.
Togliere dal frigorifero il composto di panna e latte e incorporare, la purea di melone e limone, con cura.
Mettere il tutto nella gelatiera e lasciar lavorare la macchina per circa 40 minuti o fino al raggiungimento della consistenza desiderata.
Prima di servire, mettere il gelato ottenuto, in freezer per circa una o al massimo due ore.
Servire il gelato accompagnandolo con la frutta essiccata.
MELON ICE-CREAM WITH SAGE AND DRIED FRUIT
Ingredients:
200 g very ripe charentais melon, peeled, deseeded and chopped into small chunks
160 g sugar
100 g milk
180g double cream
juice 1 lemon
5 fresh sage leaves
dried ananas, papaya and melon cubes, to serve
Tip the cream, milk and sage leaves into a pan. Bring to the boil, add the sugar and stir until the sugar has dissolved, then turn off the heat. Remove the sage leaves and keep aside.
Chill the mixture for about an hour.
Tip the melon into a food processor with the lemon juice and the sage leaves. Blitz until smooth, then pour the cream onto the melon and blitz again.
Pour the mixture into an ice-cream machine and churn until thick and semi-frozen, then transfer to a freezerproof container and freeze for an hour. Serve into a plate with dried fruit.