Oggi, ad un convegno, Monti si è fatto scappare
una battuta un po’ così, che poteva prestarsi a facili malintesi. “Le conseguenze umane della crisi dovrebbero far riflettere chi ha portato l’economia in questo stato e non chi da quello stato sta cercando di farla uscire”, ha detto il premier incalzato su un tema molto in voga (e che andrebbe affrontato in modo approfondito): quello dei suicidi a causa delle difficoltà economiche. Poi è arrivata la rettifica di Palazzo Chigi che se non altro ha chiarito (anche se non del tutto) l’equivoco. Ma al di là di questo Monti ha mostrato particolari abilità: è stato capace di permettere ad un leghista di appellarsi alla Costituzione e a Donadi dell’Idv di prendersela in un’unica soluzione con due governi.
La frase di Monti è uno schiaffo alla Costituzione che garantisce la dignità e la salvaguardia del lavoro e dell’impresa. Enrico Montani (Lega Nord)
Monti sta dismettendo la sobrietà e che il traballare della sedia su cui è seduto mette in crisi anche il suo proverbiale aplomb. Il tono del presidente del Consiglio e dei ministri diventa ogni giorno più arrogante e stizzoso, ma su una cosa hanno ragione da vendere: il responsabile della crisi che ha portato il Paese sull'orlo del baratro, ha gettato nella disperazione tantissime persone e provocato una vera ondata di suicidi è stato il tragicomico governo Pdl-Lega. Massimo Donadi (Idv)