Torno dopo un po’ di assenza dal blog: sapete che mi siete mancati, sì?
Questa è l’ultima ricetta che preparo nella mia attuale casina, prima di traslocare! Si chiude un ciclo, così ho pensato di organizzare una cena per festeggiare e ringraziare questo posto che ci ha ospitato in quest’ultimo anno.. io, il mio compagno, Medora e i gattoni.
Diverse cose mi mancheranno.. persino il mini fornetto che all’inizio detestavo! In particolare sarà strano da domani non avere più i vicini a cui sono ormai affezionata, dalla Fra con cui parliamo affacciate alle finestre urlando come due fruttivendole al mercato, a Naomi il mio vicino che mi saluta ogni mattina con la vestaglia maculata e trucco che neanche Donatella Versace alla notte degli Oscar, con la musica delle Spice Girls e Britney Spears a palla (ehm, a pensarci bene di questo forse non sentirò la mancanza…!).. uh, e il signor Luigi, il guardiano della colonia di gatti proprio qui sotto casa, che ogni tanto esce con certe perle di saggezza che poi mi restano in testa per giorni. Ma soprattutto, mi mancherà Lei. La Grigia.
La Grigia è un’ospite della colonia. Uno dei gatti più anziani, per essere precisi. Quella con più esperienza. La si riconosce per il pelo arruffato e lo sguardo da setiavviciniseimorto. Per un intero anno mi ha snobbata, nonostante tutti i miei tentativi di avvicinarla.. ho provato ad allungarle bocconcini prelibati, parlarle spiegandole con voce amichevole che ioumanaamicadeigatti.. tra l’altro lei si nascondeva dietro un cassonetto e spesso la gente che passava mi vedeva parlare ad alta voce da sola come una un po’ svalvolata.
Insomma, avrei anche provato ad azzardare qualche carezza, ma il fatto è che lo sguardo minaccioso non era dei più invitanti. Poi appena provavo ad avvicinarmi un po’ di più, lei scappava. Alla fine ho rinunciato per non disturbarla.
Nelle ultime settimane però, da quando ho saputo del trasloco, ho riprovato qualche timido approccio. Il più delle volte era di luna storta, ma un giorno è accaduto un miracolo che mi ha imbottito il cuore di gioia. Sua Maestà La Grigia mi ha concesso di grattarle la testa! Mi sono sciolta.. è stato il nostro saluto. Credo comunque non vedesse l’ora di sbarazzarsi di me che le facevo le vocine, mettendola in imbarazzo di fronte al resto della colonia…
Bene, ora che sapete della Grigia.. ricettina?
Questi involtini sono stati appositamente pensati per un contest, quello per festeggiare i due anni di cucinaverdedolcesalata.
Il fatto curioso è che, mi sono resa conto, da quando ho aperto il blog (e sono passati 4 anni) ho partecipato a un solo contest. Lo scorso anno. Ed era stato organizzato sempre da lei, Mari. Forse i miei ritmi sono questi, come un bradipo della Papua Nuova Guinea che scende dall’albero una volta l’anno, per il contest di Mari, poi se ne torna lentamente sulla sua pianta a poltrire..!?!
INGREDIENTI
(PER 6 INVOLTINI)
-6 foglie di radicchio rosso tenero bio;
-1 mela bio (io ho usato la varietà Pink Lady, croccante e leggermente asprina);
-6 noci bio;
-1 cucchiaino di polvere di carrube bio;
-3 cucchiai olio evo bio;
-1 pizzico sale integrale bio;
-1 carota bio lunga;
Ho tagliato a pezzi la mela, condita con olio, sale e polvere di carrube e mescolata alle noci tritate grossolanamente.
Ho usato questi ingredienti per farcire le foglie di radicchio, che ho chiuso ad involtino utilizzando delle striscioline di carota, ottenute con un attrezzino per fare gli spaghetti di verdura. E’ simile a un pelapatate e piuttosto economico/facile da reperire!
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Qualche tempo fa vi avevo parlato (qui) della mia gita al Vegfest di Londra, uno dei maggiori festival vegan d’Europa, ricordate? Avevo promesso di raccontarvi tutto di questo meraviglioso evento e ho mantenuto la promessa: sul nuovo numero di Funny Vegan (il n. 12), dove trovate un mio resoconto dettagliatissimo e tante foto <3
Questo mese la Balenina è andata a fare un giro da una persona speciale, Vale di Naturalentamente.it! Se già non conoscete il suo sito, vi invito ad andare a trovarla, si respira un’aria rilassata e ci si sente accolti come a casa! Insieme abbiamo chiacchierato di decrescita, autoproduzione, e un po’ di me.. se vi va di leggere questa intervista, ecco il link!