Ah, la tecnologia! Date una chat in gestione ad un gruppo di donne e in sovrappiù insegnanti e quelle vi rivoluzioneranno il sistema copernicano, il sistema solare, il sistema tolemaico e tutto l’ambaradam annesso e connesso della comunicazione in tempo reale. Vi ha mai sfiorato il pensiero di quanto e quando si possa comunicare e soprattutto di quel che è il soggettopredicatoverbalecomplementoggetto della comunicazione tra D.D. ( Donne Docenti )? Si parte, quasi sempre, con buone, ottime intenzioni! Formiamo un gruppo, così è più facile che ci si possa avvertire se ci sono consigli di classe oppure collegi docenti, la premessa. Poi si passa a come stai tu, come sto io. Raga’ sto male, ho la febbre, ho mal di testa, il mestruo incipiente, la menopausa galoppante, la cagarella post influenza, la cagarella influe/conclamata, ho i giramenti di ovaie, ho sonno – di prima mattina – ho sonno – a mattina inoltrata – ho sonno – di pomeriggio postprandiale – ho sonno – sempre e a prescindere – che fate per colazionepranzocena. E non paghe si passa al trattamento successivo. La prima si sveglia e posta un buongiorno corollato di fiori, pupazzetti, cuoricini, frasi storiche, keep calm qualche cosa, commenti sul sonno, risposte sul sonno, risposte con cuoricini e info circa la catalessi che pare attanagliare l’universo D.D. tutte le sante mattine di tutti i mesi dell’anno scolastico. A ruota – liberissima! – seguono le altre. Nel frattempo, in un barlume accennato di lucidità mentale, qualcuna pensa di dare uno scossone alla mattinata che si preannuncia trista e affollata di smancerie, postando una tartaruga – quelle che a suon di sudore e soldi, tanti soldi, alcuni bellocci e piacenti si procurano in palestra. E lì viene fuori la vera natura delle D.D. Come per incanto ci si sveglia all’istante e si alluzza il bene della vista, nonostante la presbiopia, magari inforcando gli occhiali in tutta fretta per non perdersi lo spettacolo di quei “ poveri “ discinti, che di questi tempi e con questo freddo brrrr, ti viene una gran voglia di coprirli. E vai di ogni ben di Dio e di ogni possibile ed espressiva faccina a disposizione a mo’ di commento! E quasi sempre a conclusione di un percorso ormai consolidato spunta lui, il santo dei santi, colui che con “ eleganza “ afferma che, Di ventotto ce n’è uno ( e non è febbraio ) oppure, Grazie per essere venuta. San Rocco delle patatine fa furore, tra le D.D! Stamattina qualcuna s’è pure lamentata che non ci fosse nessuna immaginetta da glorificare. Peccato. Un Siffredi val bene l’alzataccia mattutina! :-D