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Di sicuro mi sbaglio e quindi chiedo scusa

Da Trentinowine

chiedo scusa

Per favore ditemi che Trentino Tv, viene vista anche all’estero. Oltre gli ameni confini dello Stato Libero di Bananas. Se è così, ne sarò strafelice. E anche il piccolo tentativo di ragionamento che sto per fare, cadrà miseramente. Come meriterà di cadere.  Mi cospargerò il capo di cenere e smetterò di scrivere cazzate  su questo blog, lasciando il passo e la tastiera ad altri Cosimi, ben più degni di me.  Ieri mattina su  Trentino Tv è andata in onda la prima puntata di DOP – Territori Eccellenti. Una bella trasmissione promozionale, condotta da un’altrettanto bella, brava ed elegante giornalista di origini trentine. Lo dico senza provocazione: mi è sembrato un bel format, ben condotto e ben strutturato. Prodotto, leggo sul comunicato stampa di presentazione (qui),  con “la collaborazione dell’Assessorato all’Agricoltura della Provincia autonoma di Trento e Trentino Marketing, che si prefigge di raccontare tutto il bello e il buono della terra e in particolare del Trentino”. Immagino che la collaborazione sia anche economica. Se non è così, chiedo scusa. Ma il punto è un altro. Chi sono i destinatari  di questa promozione? Chi sono i telespettatori d’elezione di una trasmissione che va in onda su un’emittente locale e che ha come obiettivo quello di far conoscere le cose belle e buone del Trentino. Immagino sia l’esercito di turisti che si vorrebbero convincere a trascorrere qualche giorno di vacanza da queste parti. Per questo mi piacerebbe sapere quale è la composizione dell’audience di questa emittente che collabora con l’assessorato all’Agricoltura e con Trentino Marketing. Perché, mi si perdoni l’insinuazione, se i destinatari di questo bel racconto sul Trentino dei sapori, sono i trentini stessi, allora qualcosa non quaglia. Perdonatemi ancora, ma raccontare, come si è fatto ieri, la magnifica storia della polenta ai trentini, che con la polenta ci sono nati – e come nel mio caso per molti anni l’hanno mangiata tre volte al giorno: a colazione nel latte, a pranzo con le aringhe affumicate e a cena abbrustolita sulla stufa -, mi pare piuttosto inutile. E, per dirla fino in fondo, vista tutta la pellagrosa polenta che abbiamo mangiato nella vita, perfino fastidioso. Ecco, se però i destinatari di Dop – Territori Eccellenti sono gli abruzzesi, i salentini, i francesi e gli spagnoli, allora va bene così. Va benissimo così, e chiedo di nuovo scusa per le mie impertinenze. Altrimenti siamo all’Istituto Luce. Alla sindrome ombelicale di una società autoreferenziale che ama raccontarsela sempre più lunga. E magari anche ad un disegno preordinato del Potere, per consolidare e radicare un’architettura egemonica del consenso. Ma sono sicuro di sbagliarmi.

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Avvertenza:non ce l’ho fatta a trattenermi…!


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