Adoro questa poesia. Mi è venuta in mente ieri mattina, mentre ero al volante. A un certo punto ho visto un disco luminoso spuntare a ovest dalle colline, e mi sono chiesa se durante la notte i punti cardinali si fossero invertiti a mia insaputa. Dopo una curva, mi ritrovo davanti un altro disco luminoso fare capolino a est. Eppure non mi sembra di essere ancora addormentata... non sto sognando...
Infatti non sognavo.
La luna stava tramontando a ovest e il sole stava sorgendo a est. Sembrava quasi si stessero salutando, dandosi appuntamento al prossimo incontro.
Adoro l'alba, fin da quando, ai tempi della scuola, me la godevo ogni mattina, uscendo di casa quando ancora era buio, quando le stelle iniziavano a svanire, prima ancora che il mondo incominciasse a risvegliarsi. Adoro anche il tramonto, quando le ombre si allungano e le colline si arrossano, quando la gente torna a casa, quando non è più giorno ma non è ancora notte.
Fermandomi un momento a pensarci, noto che ho una predisposizione verso il cambiamento. Che amo i momenti di passaggio. Il fascino dell'ignoto. Le aspettative per il futuro.
I cambiamenti non mi hanno mai fatto paura. Ogni fine è stata sempre prima di tutto un nuovo inizio. E in ogni nuovo inizio mi sono sempre lanciata con entusiasmo e aspettativa, anche se con prudenza.
La mia vita è un insieme di piccoli cicli di conclusioni e di inizi, di sicurezze e di novità, di vecchio e di nuovo.
E ora che la chiusura di un ciclo si avvicina, non sarà certo diverso.
Dopo ogni tramonto spunta sempre l'alba di un giorno nuovo.
E, in alcuni casi, capita anche che alba e tramonto si sovrappongano. Come il sole e la luna in una mattina d'inverno.
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