Arrivo con la lingua di fuori, una stanchezza cronica, le palpitazioni e un gran sospiro di sollievo a questo lunedì.
Perchè?
E’ presto detto:
Dopo soli 10 giorni di scuola Sara si è fatta una settimana piena (da sabato a domenica anzi…un’infinità) a casa.
No.
Non si è ammalata.
E’ che qui si usa suddividere i vari term più o meno a metà, intervallandoli da una settimana di vacanza.
E cos’è un term?
Praticamente un trimestre scolastico.
Hanno iniziato la scuola il 5 settembre? Bene, facciamo il break di half term dal 29 ottobre…
Poi in pratica si fanno un altro mese e mezzo di scuola e poi via di vacanze natalizie (per non parlare del break di marzo, che si intreccia con le vacanze di pasqua e i nostri prodi rientreranno a scuola tipo il 15 di aprile…quasi quasi la spedisco una settimanella / 10 giorni dai nonni…).
Ecco.
Come dire.
Sono provata.
Perchè con lei ci si diverte, abbiamo organizzato uscite in solitaria e con compagni di avventura (e di forchetta).
Però non si stanca mai.
E’ sempre pimpante.
E a me le batterie iniziano a fare cilecca.
Cioè per dire, mentre lei vorrebbe correre al parco io vorrei buttarmi sul divano a guardarmi le repliche di How I met your mother.
Ok, forse lei è iperattiva e io sono un filino troppo pantofolaia.
Magari ci si potrebbe incontrare a metà strada…l’importante è che non sia in salita!
Sul lato scrittura, invece, dopo il mio attimo bradipo ho avuto come un brusco risveglio.
E ho deciso che sto povero blog merita un trattamento migliore.
Per cui, magari non mi addentrerò in rubriche fisse (non ancora e a breve scoprirete perchè), ma mi impegno a pubblicare BEN 3 post a settimana.
Non appena presa questa storica notizia, dalle mie parti è iniziato il freddo polare.
Di quello che ti pizzica la faccia e ti fa gelare le dita delle mani e dei piedi.
Non so se i due avvenimenti sono collegati…ma nel caso vi venga in mente di passare di qua sappiate che c’è da portarsi un bel cappotto.
E poi siamo a novembre (e qui inizia la spiegazione):
E voi direte Embeh?
A Novembre di solito parte il National Novel Writing Month (per gli amici NaNoWriMo…).
Una sfida creativa nella quale si deve cercare di produrre una Novel (un romanzo, via) in 30 giorni, di almeno 50mila parole.
E ci si impegna a scrivere un tot di parole ogni giorno.
Hanno anche il loro bel sito, dove ti segni, ti danno lo spazio per scrivere le tue idee e partire col romanzo.
E io lo scorso anno ci avevo anche provato.
Solo che poi dovevo scrivere i post “di qua”.
Morale: me lo sono perso per strada.
Quest’anno ci voglio riprovare.
E lo faccio in modo diverso.
Il mio Mese del Romanzo verrà seguito via blog.
Ma non sull’Interno 105.
Ho pensato che meritasse uno spazio tutto suo.
E che ci fosse la protagonista a fare le veci di casa.
Sono quindi un pochino (tanto) emozionata nel presentarvi il mio progetto di Temporary Novel:
Carrie Writerwood.
Il primo post “fuori concorso” è già online.
Tra pochissimo verrà pubblicato il primo capitolo del Day One.
Insomma, io ci provo.
Ho una mezza idea sullo sviluppo della storia.
Ma tutto il resto è da creare di sana pianta.
Si accettano suggerimenti, critiche (siate buoni eh hihihihi), sensazioni, pacche sulle spalle…quello che volete!
Alla fine dei 30 giorni magari proporrò un sondaggio o un giochino (ancora non lo so) per capire cosa fare del materiale o come far continuare la storia.
Un romanzo interattivo.
Un Temporary Blog.
Questo è Carrie Writerwood.