Magazine Storia e Filosofia

Dialogo fra Dragor e Kierkegaard

Creato il 14 ottobre 2010 da Dragor

EEEEEEEEEEEEPICT1077    KIERKEGAARD

  Si puo' sapere perché mi stai sempre alle spalle? 

  DRAGOR  

   Perché alle tue spalle si trova la miglior panchina di Copenaghen. E’ l’angolo più delizioso del giardino della Biblioteca Reale. Appartato, intimo, profumato di fiori e allietato dal cinguettio degli uccellini, l’ideale per mangiarsi un frankfurter con salsa al curry e leggere un buon libro.

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   KIERKEGAARD

    Di chi?

   DRAGOR

   Tuo.

   KIERKEGAARD

   Ti piacciono  i miei libri?

   DRAGOR

   No.

    KIERKEGAARD

   Eppure ho la sensazione che tu e io abbiamo molte cose in comune.

   DRAGOR

   Per esempio?

  KIERKEGAARD  

   Ci piacciono gli pseudo.

    DRAGOR

    A te piacciono di più, visto che ne usi qualche decina.Io ne uso uno solo.

  KIERKEGAARD

   E poi tutti e due  critichiamo la chiesa.

   DRAGOR

    Mi dispiace, ma a parte l’uso dello pseudo, non abbiamo niente in comune.

  KIERKEGAARD

   Perché dici questo?

    DRAGOR

   Perché nella vita come nella statua, tu vedi le cose a 180° gradi. Ti manca la visione a 360°, anche se stai seduto di traverso sulla sedia per far capire che vorresti girarti.

     KIERKEGAARD

   Come sarebbe a dire?

   DRAGOR

     Dai per scontati presupposti che sono tutti da dimostrare. Prendi sul serio la scommessa di Pascal che era solo una provocazione. Come si puo’credere a comando? Al massimo si può fingere. La  filosofia e la teologia sono incompatibili.  E poi  la tua distinzione fra cristianità e cristianesimo mi sembra ridicola. Ogni religione monoteista, con i suoi presupposti totalitari, può dare origine soltanto all’impasto che chiami cristianità, quel mix di potere, di religione  e d’ipocrisia che tu condanni.

   KIERKEGAARD  

    Ma il messaggio di Gesù...  

    DRAGOR

    Non puo’ essere disgiunto dal suo contesto. Se lo accetti va bene, se lo rifiuti vai all’inferno. E’ il principio dell’intransigenza, un messaggio monoteista. In questo contesto ogni messaggio diventa violento. Guarda la storia. E anche l’attualità.

   KIERKEGAARD

   E’ colpa degli uomini che privilegiano il piacere passeggero invece di proiettare l'Io nell'infinito.

   DRAGOR

    No, è colpa della religione e per estensione è colpa del sacro. Il sacro crea tabù e in una società civile non dovrebbe esserci posto per i tabù. Sono cose da selvaggi.

   KIERKEGAARD

   Ma in ogni gruppo sociale il sacro rappresenta la difesa dell’ identità.

   DRAGOR

   Ecco il punto. L’identità non dev’essere sacralizzata, altrimenti diventa un tabù e i tabù rendono la gente cattiva. Basta vedere che cosa succede quando qualcuno si azzarda a toccarli. E che cosa significa toccarli? Significa pensare. I tabù uccidono il pensiero. L’identità dev’essere messa continuamente in diuscussione.

   KIERKEGAARD

   Ma questo l’ho detto anch’io. Ho detto che la fede dev’essere accompagnata dal dubbio. Che senza dubbio non è meritevole, visto che l’esistenza di Dio non si può dimostrare razionalmente.

   DRAGOR

   Come molti, speculi sulla lacuna.

   KIERKEGAARD

   Eh?

  DRAGOR

  Sul fatto che la fede comincia dove il pensiero razionale fallisce, come mezzo per sfuggire all’angoscia. Ma quale angoscia? Basta un po’ di pazienza. Prima o poi la lacuna sarà colmata, ce lo dimostra l’esperienza.   Ne sono state colmate tante e prima o poi saranno colmate anche quelle superstiti. La fede è un ripiego provvisorio,  almeno per chi è in buona fede e non insiste a mantenerla anche negli spazi già colmati dalla ragione. La trascendenza è una scorciatoia di comodo. L’universo ha una sola dimensione e noi ne siamo parte.

   KIERKEGAARD

   Così non credi che l’abbondanza di scelte provochi angoscia e che quest’angoscia sia un motore dell’esistenza?

   DRAGOR

   Nemmeno per sogno. Credo che l’ansoscia nasca quando le scelte mancano e per il genere umano non è il caso. L’abbondanza di scelte non genera angoscia, al massimo imbarazzo. L’imbarazzo della scelta. Come sarebbe bello se potessimo averlo sempre.

  KIERKEGAARD

   In ogni caso non ho creato un sistema di pensiero. Rifiuto questa definizione. Le mie sono soltanto proposte. Ognuno può interpretarle come vuole. Anche questa è una scelta.

   DRAGOR

   E’ quello che fanno molti pseudocredenti. Fanno di testa loro fingendosi ispirati da Dio. A questo punto potrebbero anche saltare Dio e fare direttamente di testa loro. Sarebbe  più semplice e più onesto, invece di crearsi un Dio che sembra il pupazzo dei ventriloqui.

   KIERKEGAARD

   Il pupazzo dei ventriloqui! Mi viene da ridere.

   DRAGOR

   Ecco una cosa che apprezzo di te. Nonostante tutto hai il senso dell’humour.

   Dragor

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