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Dimmi come dormi e ti dirò chi sei

Creato il 14 marzo 2013 da Slowsleep

Se durante il giorno riusciamo a recitare perfettamente il ruolo che ricopriamo in famiglia e nella società, nascondendo a volte la nostra vera personalità, il nostro corpo non mente e durante il sonno “parla” rivelando lati importanti del carattere.

Gli esperti del linguaggio non verbale, osservando le posizioni che si assumono durante il riposo, sono riusciti a individuare il significato intrinseco delle posture più comuni e a tratteggiare alcuni lati della personalità.

Ecco alcuni esempi:

  • posizione fetale: le persone che si rannicchiano nella classica posizione fetale sarebbero in realtà dotati di una grande sensibilità che nasconderebbero però sotto una scorza da “duri”. Sono soprattutto le donne ad assumere questa postura. Dormire in posizione fetale dimostrerebbe anche una predisposizione a raggiungere il completo relax con facilità. Spesso associato al classico “abbraccio del cuscino”
  • posizione “a tronco”: chi si sdraia sul fianco con le braccia parallele al corpo dorme “a tronco”. Gli studi sembrano indicare che queste persone sono tendenzialmente accomodanti e socievoli, ma forse un po’ ingenue…
  • posizione del cercatore: il “cercatore” è girato anch’egli su un fianco ma con le braccia protese in avanti. È socievole ma un po’ sospettoso e non cambia idea facilmente
  • dormire supini: la posizione del soldato, supini con le braccia lungo i fianchi, denota invece calma, riservatezza, ordine e grande rigore. Se invece gli arti sono allargati come l’uomo Vitruviano vi è propensione a fare amicizia. Questa posizione si definisce “a stella” e, anche se disturba certamente un eventuale partner perché tende ad appropriarsi della maggioranza della superficie del letto, chi dorme in questa posizione sembra essere aperto all’ascolto e disponibile nei confronti degli stimoli esterni
  • a pancia in giù: chi dorme in posizione prona è scontroso e insofferente, questa posizione può essere associata a caratteri o periodi della vita di particolare stress e nervosismo. Da notare le gambe tendenzialmente aperte della posizione a pancia in giù, che le conferisce il nome di “in caduta libera”
  • l’irrequieto: la maggior parte dei sognatori, comunque, sostiene di andare a dormire in una posizione e risvegliarsi tendenzialmente in un’altra. Il movimento durante il sonno è normale e non è indice di irrequietezza; in parte si tratta di una strategia per non comprimere alcune parti del corpo più delle altre e riuscire a rilassare così tutti i muscoli. La deduzione (non comprovata) più spontanea è che la posizione in cui dormiamo sia influenzata da quello che stiamo sognando.

A letto su un comodo materasso il corpo “parla”, chissà cosa comunica quando le palpebre calano sul divano davanti al televisore…


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