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Creato il 22 settembre 2011 da Mark

Vi è mai capitato di trovarvi faccia a faccia con la consapevolezza che ci sia qualcosa che non va, ma non sapete cosa? Vi è mai capitato di riuscire a interpretare un flebile comportamento, indicatore di fastidio, ma con tutta la buona volontà, non riuscite a capire cosa ha suscitato questa reazione improvvisa e catastrofica. Vi è mai capitato di trovarvi nelle feci fino al collo? Bene, se la risposta è sì, allora state leggendo il post giusto, se la risposta è no ... leggetelo lo stesso, perché vi capiterà, statene certi !!
Se a qualcuno chiedessimo cosa stia pensando, la prima cosa che direbbe è niente ... e  avrebbe anche ragione perché nel momento in cui glielo si chiede ... non sta pensando davvero a niente, solo alla domanda bislacca che gli abbiamo appena posto.1)   Ma che te frega a cosa sto pensando.2)    Non mi guardare in quel modo tanto non te lo dirò mai (anche se non sto pensando a nulla.)3)   Vabbè senti, se non sei bravo a capirlo da solo, allora ciao…   Trovarsi in una situazione simile non è difficile, ma neanche uscirne è facile. Immaginiamo la nostra ignoranza di fronte a un problema così apparentemente semplice ma intricatissimo. Il gelo regna sovrano. Pensi che ci sia qualcosa che non va, ma hai paura a chiedere. Ogni cosa che fai o dici è sempre interpretato nel modo sbagliato. Sempre secondo la tua arguta deficienza, pensi che la cosa più giusta da fare al momento, sia stare in silenzio e sperare che l’onda anomala passi velocemente.   Invece non è così ... il tuo silenzio viene percepito e sintetizzato in una superficialità nell’affrontare i problemi, nel capire una persona, nel pensare a cosa sia ovvio fare.Che cosa sia ovvio fare ... non c’è nulla di ovvio in questo mondo. Che cosa sia giusto fare ... hai fatto una merda prima pensi di fare meglio adesso? Forse ponendo domande alla sua, riesci a salvare il salvabile. Macché sempre peggio. Si vede lontano un miglio, la tua difficoltà; la gente ti ferma per strada ti offre un pasto caldo, t’indica la strada per la Caritas e ti da qualche moneta per l’autobus.La prima cosa che bisogna fare in una situazione del genere è chiedersi “ Cosa farebbe MacGyver se fosse al mio posto?? “; con tappi di bottiglie, forbicine per le unghia, sale pepe e olio, costruirebbe un paraculo d’emergenza. Ma noi non siamo MacGyver ... siamo solo dei semplici mortali.  Io non vorrei dare soluzioni al problema o risposte certe e infallibili ... ma solo speranze ... A tutti è capitato di incappare in disaccordi o gaffe involontarie, date dalla nostra lingua un po’ troppo lunga. Benvenuti nel mondo reale. Se fossimo stati in una puntata di un telefilm, il tutto si sarebbe risolto con una semplice risata reciproca, ma nel mondo in cui viviamo, le cose girano un po’ diversamente. Incantatori di serpenti, oratori provetti, cantastorie improvvisati, cadono tutti, nelle strette e intricate vie della conoscenza altrui. Capire una persona, riuscire a comprenderne nell’immediato la sua difficoltà, non è facile ma non impossibile. Alla base vi è una consapevolezza reciproca, che si costruisce col tempo, con la volontà di farlo, con la voglia di scoprirsi l’uno con l’altro. Per il resto, a voi la scelta…affrontare il problema, sentirsi vivi e festeggiare quando riusciamo nell’impresa o mollare tutto e comprarsi un cane. Almeno lui, non parla e ci sarà fedele per sempre…
P.S. Telefonata:
Tuuu…Tuuuu……Tuuuu….Tuuu… - Pronto Dodò?? -… - Dodò dell’Albero Azzurro?? -… -siiii….ecco……volevo chiederti una cosa....che posso farci con tappi di bottiglie, forbicine per le unghia, sale pepe e olio ??? Perché mi sono rimaste -…….- Ehmm Siiiii…. un Giocattolo !?!?!?  O.o
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