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Dis-moi qui tu es?

Creato il 17 ottobre 2014 da Patriziafinuccigallo

“Il verbo amare è uno dei più difficili da coniugare. Il suo passato non è semplice, il suo presente non è indicativo e il suo futuro non è che un condizionale” (J.C.)

Dis-moi qui tu es?

“Dimmi chi sei, veramente. O non dire nulla. Piuttosto taci, ma non raccontarmi bugie”. Lei avrebbe deciso, di lì a poco, di guardarlo più a fondo. Di infilare la lingua nei suoi occhi per stanare fotogrammi. Ma non sarebbe emerso nulla. Perché lei voleva la sua verità, quella che aveva costruito passaggio dopo passaggio. Intuizione, pensiero, astuzia: tutto aveva messo in moto pur di avere un alibi. Una ragione. Pur di non dire fine a quella cosa che sapeva di sentimento. Eppure l’amore non ha verità da raccontare. Tanto vale, dunque, giocarci a carte con l’amore quando sta per finire. Ed estrarre l’asso di spade, che in quanto a significato vale come una rinascita.

Dis-moi qui tu es?

Sono il nero che copre e il giallo che si lascia andare. Sono l’argento che brilla e il bianco che finge purezza. Sono il colore delle emozioni e la riposta all’arcobaleno. Sono, di tanto in tanto, un colore che attraversa. E voi cosa siete?

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 I gioielli disegnati da Jean Cocteau

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Graphics by Matilde Govoni 

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