Da circa una settimana sento ripetermi che il cambio dell'ora legale sia stato come l'inizio di un lugubre periodo di buio anticipato unito ad un freddo invernale improvviso.
Cosa dire?
Si chiama "arrivo dell'inverno" ed è un fenomeno che ricorre tutti gli anni.Eppure per qualcuno il cambio stagionale può essere un momento difficile e non sempre gestibile con serenità.Voglio perciò provare a dare qualche dato sulla depressione detta "stagionale".
Depressione Stagionale
Si chiama Disturbo Affettivo Stagionale e si manifesta come uno stato depressivo che si presenta con l’arrivo dei mesi invernali per poi risolversi nei mesi primaverili.
Lo studio del disturbo è recente, in quanto, in passato, a chi ne era affetto venivano diagnosticati episodi depressivi ricorrenti, senza entrare nello specifico. La prevalenza del presentarsi del disturbo nel periodo invernale sembra variare con la latitudine, l’età e il sesso.
La prevalenza aumenta con le latitudini più alte ( nei paesi del nord le ore di luce d’inverno sono notevolmente ridotte ).Anche l’età rappresenta un forte predittore di “stagionalità”, poiché le persone più giovani sono a più alto rischio per episodi depressivi invernali. Le donne costituiscono il 60-90% delle persone con andamento stagionale, ma non è chiaro se il sesso femminile rappresenti un fattore di rischio specifico.Vero è che i sintomi da considerare sono solitamente: un abbassamento del tono dell’umore, apatia, irritabilità, pessimismo, con un peggioramento dell’umore al mattino. Spesso sono presenti disturbi del sonno ed un aumento di consumo di carboidrati (pane, dolci, biscotti) con conseguente aumento ponderale .Tuttavia prima di fare una diagnosi di Disturbo Affettivo Stagionale è necessario consultare uno specialista che valuti attentamente se gli episodi sono legati alla stagionalità o ci sono altri tipi di problematiche( difficoltà lavorative o contestuali ai mesi invernali, recidive di stati depressivi non opportunamente risolti, ecc.).
Ma una diagnosi a cosa serve?
E' più importante riflettere sul valore del cambiamento nelle nostre vite e se sappiamo usare le nostre risorse per affrontarlo.
Io penso che i passaggi, i cambiamenti, anche piccoli, fanno parte dell'esistenza di tutti.La caratteristica della ciclicità è insita nell'esistenza umana.E' nella natura.Adattarsi non è sempre semplice.E' utile tentare di comprendere cosa si sta vivendo in quel preciso momento nella propria vita, per tentare di trovare anche un modo per ridurre le fonti di stress e cercare di vedere nella fase del "passaggio" un'opportunità per guardare le cose da un nuovo punto di vista.
Lasciandosi andare un po' al nuovo che arriva.
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