Disastri di Photoshop: da Cenerentola il film alla pubblicità
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Ha da poco compiuto 25 anni Photoshop, uno strumento che ha letteralmente cambiato il modo di fare fotografia e d’intendere le immagini. Ora niente viene pubblicato, condiviso senza che prima sia scanzionato come si deve con il celebre programma “bacchetta magica” dell’editing fotografico.
La prima versione di Photoshop risale al 1990 ad opera dei fratelli Thomas e John Knoll, figli di un fotografo, che idearono il programma per agevolare il lavoro del padre.
Il format del filtro miracoloso, come ben sappiamo, si è esteso anche al concetto di fotografia “fast food” dei giorni nostri, in primis grazie a Instagram che permette di rendere “appetibili” anche le foto più banali.
Ultimamente, ha fatto molto discutere la locandina del film Cenerentola, remake della celebre favola diretto da Kenneth Branagh che mostra Lilly James, la protagonista, con un vitino così sottile da sembrare sospetto.
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Il regista, tanto è stato il clamore, si è difeso dicendo: “Per tutti i fanatici cospirazionisti dell’airbrush, ho una sola risposta: no” – coadiuvato dalla portavoce dell’attrice che ha spiegato essere tutta una questione di corsetto. Chissà, il dubbio rimane.
Intanto, non è sicuramente questo il primo, se lo è, né tanto meno sarà l’ultimo caso di “disastro firmato Photoshop”; il programma di post-produzione fotografico annoverare tanti casi di successo, quanto altrettanti “epic fail” che hanno fatto la storia di come non si debba assolutamente usare. Diciamo semplicemente che nelle mani sbagliate, questo programma portentoso, può generare delle vere e proprie mostruosità.
Curiosi di rivedere alcuni disastri? Allora, date un’occhiata alla gallery!
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