Magazine Bambini
Siamo sopravvissuti a un altro festival, cari lettori. Sicuramente c'è di peggio a cui sopravvivere, ma non è comunque da sottovalutare una maratona televisiva di cinque giorni per oltre tre ore al giorno. Un'impresa dalla quale ci si salva soltanto se nel frattempo (lo confesso) si fa anche altro, evitando così di ritrovarsi alla fine della settimana chiedendosi "Che fine ha fatto la mia vita?".
Sulla cinque giorni abbiamo detto e scritto tutto, e ne siamo tutti saturi. L'unico argomento nuovo che resta riguarda i vincitori. Quest'edizione, la sessantacinquesima, è stata vinta da Il Volo, un trio di tenori che a quanto pare all'estero piace molto (hanno una collezione di nomination e premi raccolti in giro per il pianeta). Le domande che tutti ci siamo posti, vedendo tre volti sconosciuti gareggiare tra i Big, sono state sostanzialmente due: la prima è stata "secondo quale criterio si stabilisce che uno è Big è un altro è Giovane?"; e l'altra è stata "ma questi tre, esattamente, da dove saltano fuori?".
Il problema, cari lettori, è che non bastano due vite di spettatori televisivi per seguire tutti i talent in circolazione. E come non bastano due vite, non bastano neanche il coraggio e il fegato di due vite.Ecco perché a molti questi tre "tenorini" sono parsi volti totalmente nuovi: infatti, anche Il Volo ("i volo"? "gli Il volo"? grazie per aver scelto un nome con l'articolo, che rende tutto più complicato) è un prodotto da talent show; nella fattispecie, "Ti lascio una canzone", in onda su Raiuno e condotto da Antonella Clerici. I tre membri del gruppo (età media 21 anni) hanno partecipato come solisti all'edizione del 2009, e durante la trasmissione - pensate un po' che fortuna abbiamo avuto - si sono accorti che la loro forza era in trio. Un po' come le protagoniste di "Streghe", ma senza il cerchio di fuoco. Non inserirò in questo articolo il video di "Grande amore": le frequenze raggiunte dai ragazzi de Il Volo non sono a mio avviso adattissime a coccolarsi l'udito di domenica, che dovrebbe essere il giorno dedicato al relax e al ricaricarsi in vista di una nuova settimana. Sicuramente più adatti saranno gli antidolorifici di Arisa, sui quali gli amici della Farmacia Serra stanno già indagando.
Ah, nel caso non aveste mai visto "Ti lascio una canzone", ma uno dei Volo-tenori vi fosse risultato comunque familiare, probabilmente un motivo c'è.
Sulla cinque giorni abbiamo detto e scritto tutto, e ne siamo tutti saturi. L'unico argomento nuovo che resta riguarda i vincitori. Quest'edizione, la sessantacinquesima, è stata vinta da Il Volo, un trio di tenori che a quanto pare all'estero piace molto (hanno una collezione di nomination e premi raccolti in giro per il pianeta). Le domande che tutti ci siamo posti, vedendo tre volti sconosciuti gareggiare tra i Big, sono state sostanzialmente due: la prima è stata "secondo quale criterio si stabilisce che uno è Big è un altro è Giovane?"; e l'altra è stata "ma questi tre, esattamente, da dove saltano fuori?".
Il problema, cari lettori, è che non bastano due vite di spettatori televisivi per seguire tutti i talent in circolazione. E come non bastano due vite, non bastano neanche il coraggio e il fegato di due vite.Ecco perché a molti questi tre "tenorini" sono parsi volti totalmente nuovi: infatti, anche Il Volo ("i volo"? "gli Il volo"? grazie per aver scelto un nome con l'articolo, che rende tutto più complicato) è un prodotto da talent show; nella fattispecie, "Ti lascio una canzone", in onda su Raiuno e condotto da Antonella Clerici. I tre membri del gruppo (età media 21 anni) hanno partecipato come solisti all'edizione del 2009, e durante la trasmissione - pensate un po' che fortuna abbiamo avuto - si sono accorti che la loro forza era in trio. Un po' come le protagoniste di "Streghe", ma senza il cerchio di fuoco. Non inserirò in questo articolo il video di "Grande amore": le frequenze raggiunte dai ragazzi de Il Volo non sono a mio avviso adattissime a coccolarsi l'udito di domenica, che dovrebbe essere il giorno dedicato al relax e al ricaricarsi in vista di una nuova settimana. Sicuramente più adatti saranno gli antidolorifici di Arisa, sui quali gli amici della Farmacia Serra stanno già indagando.
Ah, nel caso non aveste mai visto "Ti lascio una canzone", ma uno dei Volo-tenori vi fosse risultato comunque familiare, probabilmente un motivo c'è.
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