Dischi parlanti: Louie Louie.

L'undici aprile 1935 a Extension, in Louisiana (probabilmente la patria dei capelli posticci), nasce Richard Berry, cantautore diventato noto soprattutto per aver composto e interpretato "Louie Louie", brano portato al successo vero e proprio dai The Kingsmen. Proprio in onore del suo autore, l'undici aprile è diventato il "Louie Louie" day. Ebbene sì – cari lettori – lo dico sempre che c'è una festa praticamente per tutto, e allora sì, è vero che c'è una festa anche per Louie Louie, con tanto di sito dedicato.
Iniziamo a festeggiare ascoltandola agitando le nostre cotonature come se non ci fosse un domani.
Forse non tutti sanno che di questo brano esistono più di millecinquecento versioni, dunque non è proprio totalmente folle dedicargli una festività. La stazione radio statunitense KFJC ha mandato in onda tutte le registrazioni che aveva a portata di mano di Louie Louie, e così è riuscita a trasmettere per 63 ore di fila la stessa canzone senza ripetere mai la stessa versione due volte.
Alla storia anche un po' troppo dettagliata del successo di questa canzone è dedicato un intero sito internet, www.louielouie.net, ed anche una scintillante indagine dell'FBI per presunti contenuti osceni nel testo: ben 119 pagine che sono sicura non vedete l'ora di leggere e che potete trovare qui.

Di una canzone che ha migliaia di versioni, non potevo regalarne una sola al blog dei miei ragazzi, e quindi aggiungo – inclusa nel prezzo con la bici col cambio Shimano e le pentole col fondo di 20 cm per friggerci dentro i sassi – la versione live di Louie Louie eseguita un anno fa (quasi esatto) da Bruce Springsteen e la E-Street Band a Charlotte.