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Disperazione in diretta Tv

Creato il 04 maggio 2012 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Disperazione in diretta TvSituazione drammatica seguita  dal Tg de La7 . Con il solito garbato atteggiamento, lontano dall’esasperata spettacolarizzazione, Mentana apre l’appuntamento  informativo serale direttamente da Bergamo, dove al momento della messa in onda del telegiornale si sta svolgendo l’ennesimo drammatico gesto di un imprenditore vessato dai debiti.

Disperazione in diretta Tv
Un pomeriggio di ordinaria follia, un’altra storia figlia della crisi economica che attanaglia l’intero Paese. Luigi Martinelli, 54 anni, in preda alla disperazione per problemi economici, ha fatto irruzione armato di un fucile  nella sede dell’Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia.  Armato, barricato e disperato, tiene in ostaggio un solo impiegato, dopo  aver fatto  uscire i clienti e liberato via, via,  gli altri quattordici  dipendenti che inizialmente teneva sotto minaccia.

È una vicenda che rappresenta in modo acuto il malessere italiano. La durezza delle continue richieste economiche  di Equitalia sta sconvolgendo molte persone. Non è certamente un gesto giustificabile, ma, da troppo tempo la cronaca ci riporta casi disperati che sono arrivati anche al gesto estremo a causa dell’impossibilità di far fronte alle cartelle esattoriali.

In uno stato psicologico tesissimo, l’uomo minaccia di suicidarsi, vuole parlare con la stampa, poi con Monti. I carabinieri tentano di calmarlo. Sei ore di incubo. ” Non ce la faccio più” continua a ripetere, mentre fuori la gente si accalca e la notizia comincia a rimbalzare negli organi informativi. Lo stallo è proseguito per ore, poi Martinelli,  cede. Prima libera  l’ostaggio e dopo si arrende.

Quest’azione si inquadra in un clima di forte risentimento che si sta gonfiando sempre più, nei confronti delle Agenzie delle Entrate e di Equitalia. Una miscela esplosiva  di tasse, dichiarazioni dei redditi, imposte, che ha risvegliato l’odio contro coloro che esercitano la professione dei riscossori, visti come strozzini insensibili.

Cosa sta succedendo al nostro paese? La morsa delle tasse fa saltare il tappo?

I tragici gesti aumentano: chi si da fuoco, chi prende in ostaggio delle persone, chi si suicida. Tante, troppe,  storie individuali,  emblematiche. Sono la mancanza di lavoro, l’impossibilità di mantenere una casa, una famiglia, la pressione fiscale, le ragioni che hanno spinto molti italiani verso queste scelte estreme.

Disperazione in diretta Tv
Un segnale drammatico di una classe debole che sta soffrendo. La disuguaglianza sociale sta diventando patologica, gli imprenditori non riescono a far fronte  alla mancanza di lavoro e all’impossibilità di portare avanti un’attività e compiono gesti angosciati.  La crisi,  la disperazione e la mancanza di lavoro spinge molti italiani,  giovani e meno giovani, verso la soluzione più estrema.

È un chiaro segnale che gli italiani onesti, non ce la fanno  a pagare il debito causato da una politica sconsiderata.

Vicende umane che raccontano in modo crudo, questa triste Italia, stretta nella morsa della crisi per colpa di una politica sprecona e ingorda  che ci ha condotto sul lastrico e ora le famose “lacrime e sangue” richieste agli italiani,  stanno diventando una concreta realtà.


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