Penso che il problema maggiore di questo lavoro, siano i troppi tempi morti, che fanno perdere l’attenzione al pubblico. Questo si notava in modo particolare quando a condurre il gioco erano i personaggi di Luigi e Michele, che riuscendo a tenere un buon ritmo, mettevano in mostra la lentezza degli altri personaggi. A parte questo, non posso dire che non mi sia piaciuto. Forse un po’ di spinta in più su molti passaggi, avrebbe reso tutto più divertente. Le scenografie, purtroppo erano inesistenti se non per qualche oggetto di scena e qualche quinta a chiudere tutto, così come i vestiti completamente fuori tema. La dottoressa in jeans non si poteva proprio vedere. So quanto costa allestire uno spettacolo, specialmente per una compagnia amatoriale, e spesso ci si trova a dover perdere qualcosa pur di andare in scena, ma qualche piccolo accorgimento sugli abiti si poteva fare.
TRAMA Michele, appena uscito dal manicomio, torna a casa dove lo attende la sorella Teresa, che è la sola a conoscere i suoi trascorsi di pazzia. Michele sembra guarito, ma prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto e, credendo che la sorella voglia sposare Don Giovanni, suo padrone di casa, ne parla alla figlia Evelina. Al pranzo di compleanno dell’amico Vincenzo Gallucci, un altro equivoco viene generato da Michele che invia un telegramma al fratello di Vincenzo per annunciare la morte dell’amico. Nel finale, la pazzia di Michele torna a farsi più evidente: diffonde la falsa voce che il giovane Luigi, il corteggiatore della figlia di don Giovanni, è pazzo, e quindi cerca di tagliare la testa al povero giovane, per guarirlo. Michele viene fortunatamente fermato in extremis dalla sopravvenuta sorella e riportato in manicomio.
DI Eduardo De Filippo | REGIA Gerardo Paolillo | ATTORI Teresa Bisogno, Anna Granito, Antonio Cozzolino, Pietro Paolo Parisi, Michela Granito, Antonio Santoriello, Elena Accarino, Vincenzo Coppola, Carla Salsano, Francesco De Rosa, Carlo Sorrentino | COMPAGNIA Facitece Passà | TEATRO Teatro Reginella di Santa Lucia di Cava de’ Tirreni | DATA 03/04/2011