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Ero adolescente, frequentavo la prima media, e la moda era l'Hip Hop. Non quello fatto bene ricco di rabbia, voglia di rivincita e lotta di classe dei ghetti americani, o quello impegnato italiano, che ho scoperto solamente più avanti nel tempo, bensì quello sciatto, inutile, fine a se stesso. Trovavo utile e dilettevole andare in giro per la città ad imbrattare i muri, fare scritte più o meno artistiche sui banchi di scuola e sentirmi parte integrante di un gruppo di persone.
Ero in piena pubertà e i miei capelli sfioravano il mio bel culo (sì, ho un bel culo). Lunghi e scuri riccioloni mal curati cadevano sulle mie spalle, ondeggiando su e giù unicamente al ritmo di martellante musica Metal. Comperai tutti i dischi o-r-i-g-i-n-a-l-i degli Iron Maiden, andai a tantissimi concerti, imparai addirittura a suonare una chitarra. Ormai l'Hip Hop era caduto nel dimenticatoio, e con esso anche i pantaloni larghi, le magliette disegnate e le bombolette spray.
Ero uno studente universitario, quindi, per forza di cose, dovetti riconquistare l'antico decoro dei capelli corti. Ad accompagnare questo nuovo cambiamento c'erano i NOFX, i Rancid, il punk californiano che tanto era cazzone quanto coinvolgente. Iniziai a suonare questa musica in un gruppo con il quale riuscì a togliermi qualche piccola soddisfazione all'interno dell'underground cagliaritano, e la cosa mi piacque assai.
Ero un fallito studente universitario e arrivò l'elettronica che soppiantò tutto il resto. Conobbi di persona Aphex Twin in condizioni fuori da ogni logica, ascoltai i Kraftwerk, colonna portante dell'elettronica anni '70, dal vivo. Imparai che la musica non necessariamente era fatta dagli accordi di una chitarra, il tempo di una batteria, il ritmare di un basso; la musica è anche tanto altro, un mondo all'epoca per me totalmente inesplorato. Sono uno studente universitario/lavoratore che prova a non fallire per la seconda volta, e in questo momento ho con me De André, John Coltrane, il Ludovico Van, gli Iron Maiden, Aphex Twin, Dr. Drer, i NOFX e spero onestamente che continuino ad accompagnarmi per tanto tempo. Per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
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