Avrei, credo, una decina di ricette da postare e delle quali editare le foto, un paio di fotolibri delle vacanze da preparare… ma che sarà mai -_- !!
Direi che sia ora di mettermi in pari… direi
Mi faccio forza, iniziando a riversare gli scatti sul pc.
In fondo sono appena una cinquantina, tra le quali scegliere… Omg !
Ma bando alle ciance, iniziamo con la ricetta: una di quelle “virali”, i Krapfen.
L’avevo adocchiata qualche giorno fa, in realtà erano due le versioni proposte.
Scelgo quella più “comoda” che mi permette di impastare tutto al tardo pomeriggio, formare le porzioni e poi tutta la notte in frigo fino al giorno dopo, quando avrei solo dovuto friggere.
La ricetta è pari pari quella di Paoletta, sostituisco solo la buccia dell’arancia (non è periodo ora) con della buccia di limone.
Per la farcia non uso la sua ricetta della crema alla panna (avevo dimenticato di comprarla ) ma riprendo un’altra sua ricetta, quella della crema al limoncello, stravolgendola per farla diventare una analcolicissima crema pasticcera profumata al limone
Il risultato, manco a dirlo, è delizioso: krapfen sofficissimi, profumati e leggeri (per quanto leggero possa essere un krapfen ) !
I KRAPFEN ALLA CREMA PASTICCERA AL LIMONE
Ingredienti:
300 gr di farina (50% manitoba e 50% farina 00 – per me 50% W330 e 50% 00)
1 uovo
1 tuorlo
16 gr di lievito di birra fresco (per me 4gr di lievito di birra disidratato)
5 gr di sale (la prossima volta lo porterò a 3gr)
buccia di 1 arancia piccola (per me la buccia grattugiata di un limone)
60 gr di burro
50 gr di zucchero
25 gr di latte (al bisogno – a me è servito)
Per decorare:
zucchero a velo
Per la crema pasticcera al limone:
250ml di latte
1 uovo
50gr di zucchero
30gr di farina
la buccia intera di un limone non trattato
Per l’impasto:
Fare un pre-impasto con 50 gr di farina presa dal totale, 50 gr di acqua, il lievito.
Mescolare in una ciotola quel tanto che basta per amalgamare.
Coprire con pellicola e far lievitare 40 minuti.
Impastare a mano o nell’impastatrice il primo impasto lievitato, la farina, lo zucchero, le uova, il latte se l’impasto è molto sostenuto (dipende dalle farine – a me è servito; non andate comunque oltre i 25ml indicati) e il sale.
Quando il tutto è ben amalgamato, aggiungere il burro morbido.
L’impasto va incordato bene, nell’impastatrice ci vorranno circa 20 minuti. A mano andrà sbattuto sulla spianatoia e impastato molto bene fino a che diventerà elastico e si staccherà dalla tavola in un solo pezzo.
Metterlo a lievitare ben coperto al calduccio per circa 2 ore e 15 minuti.
Riprendere l’impasto, poggiarlo sulla spianatoia leggermente infarinata e sgonfiarlo leggermente. fare le pieghe del secondo tipo, quelle in cui si prendono i lembi dell’impasto e si portano verso il centro.
Far riposare 10 minuti coperto.
Stendere col matterello, all’altezza di 1 dito.
Tagliare con un coppapasta o un bicchiere (reimpastare i ritagli).
A questo punto ci sono due strade:
- Posare su un piano infarinato la produzione, coprire con pellicola, attendere circa 1 ora e 15 minuti e friggere in olio di arachide profondo a temperatura non troppo alta, se si ha un termometro per calcolare i 170° per il fritto, ovviamente si è avvantaggiati. Scolare su carta assorbente, spolverizzare di zucchero a velo e farcire.
- Se invece vorrete un impasto ancor più leggero e assolutamente strepitoso, formate, mettere il tutto in un vassoio infarinato, coprire con pellicola e mettere in frigo fino al mattino dopo, tra i 4/5° (io ho usato questo secondo procedimento). Al mattino tirare fuori, lasciate 2 ore a temperatura ambiente e proseguire come sopra.
Procedimento per la crema pasticcera al limone
Mettere in un pentolino il latte con la buccia di limone e portare quasi a bollore.
Nel frattempo in una ciotolina sbattere bene l’ uovo con lo zucchero.
Aggiungere la farina setacciata e amalgamare bene.
Versare poi il tutto nel latte caldo tutto di un colpo e far rapprendere a fuoco bassissimo mescolando sempre.
In 3 minuti circa è pronta.
Togliere la buccia del limone e versare la crema in una ciotola, coperta con della pellicola a contatto per evitare che si formi quella fastidiosa pellicina.
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