Come da consuetudine ogni estate ho un appuntamento fisso: le chiamate su skype con il Brasile.
La mia Cristina Yang è a Trancoso, splendida località per vacanze brasiliane recensite su tutti i Vogue del mondo.
La domanda di quest’anno bizzarro per entrambe è:
Come facciamo a rivedere i ragazzi con cui passiamo delle fantastiche e insolite 12 ore?
Il telefono squilla il giorno dopo e quello dopo ancora, ma anziché la sua birra in frigorifero vorremmo lui, come si fa?
Onestamente a questa domanda non ho risposta. Se ne fossi fornita sarei, data l’età effettiva e non quella che dimostro, sposata con splendidi figli e bassotti in giro per casa.
La mia amica sbanda un secondo e non capisce come mai io non possa aiutarla questa volta, per farmi perdonare le regalo una mia perla con influenza britannica:
“non si è mai patetiche se si è concise e dirette”.
Lei sorride, ringrazia e mi manda un bacio.
Londra si sta riempiendo pian piano dei suoi normali abitanti, le finestre si illuminano, le case si popolano e le vite s’ intrecciano.
Dal mio ottavo piano osservo con discrezione, si ha una prospettiva diversa. Mi piace credere che sia quella descritta dal professor Keating nell’attimo fuggente: “I stand upon my desk to remind myself that we must constantly look at things in a different way.”
Prima di uscire a cena guardo nel mio mini e compatto frigorifero: non ho nulla, se non una bottiglia di birra ghiacciata.
Non la bevo, non è mia, mi berrò un bicchiere di vino aspettando il proprietario.