Domenica quasi sera, passeggiata nel corso: i lampioni smorzati, le vetrine, l’acciottolato e la gente, qualche incontro, un saluto poi niente.
E’ più freddo la sera: il sole del pomeriggio abbandona le spalle, lascia solo il corpo ed il vestito bello passa inosservato. Non è più tempo di sguardi, di occhiate; non è più tempo di passi affrettati per incontrarsi: ora rimane qualche ricordo, poi niente.
Tramontata e’ la lunA
Tramontata è la luna
e le Pleiadi a mezzo della notte ;
anche giovinezza già dilegua ,
e ora nel mio letto resto sola.
Scuote l’anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce amara indomabile belva.
Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.
SAFFO
I capelli se non stai attenta si vedono bianchi, ormai, la pelle si abbandona sul viso, stanca. Gli occhi non brillano quasi mai e le mani son secche, vuote. Il corpo si svuota, la mente si allenta.
Nel tuo letto resti sola, e la luna – vecchia zitella pettegola – sorride alla tua finestra, ti chiama; non rispondere, non rispondere. Aspetta, verrà domani, avrai riposato ed il sole di un giorno sereno tornerà a prenderti per mano. Poi niente.
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