SPORT E CRISTIANITA’ – SETTEMBRE 2013 – DON ALBERTINI: I TALENTI NELLO SPORT
Don Alessio Albertini è consulente ecclesiastico del CSI, responsabile dell’Ufficio Sport della Diocesi di Milano, Vicario della Comunità Pastorale “Beato Giovanni Paolo II” di Pero, e fratello dell’ex calciatore, e vicepresidente della Figc, Demetrio Albertini.
Quando ho avuto modo di parlargli, mi ha raccontato di Antonio, arrivato in oratorio con un sacco di problemi, legati alla famiglia, e alla zona in cui era nato. Il campo di football gli consentiva, in barba al Catechismo, di sfogare la rabbia, mediante l’agonismo.
Don Alessio raccomandò all’allenatore della squadra di calcio di irrigidire le regole. Se commetteva qualche scorrettezza grave, nei riguardi degli avversari, poteva anche tornare in panchina. O, addirittura, non essere convocato per la partita successiva.
Ebbene, usando il linguaggio pugilistico, da colpitore divenne, gradualmente, incassatore, e capì che tutto avveniva non per punizione, ma per il suo bene.
Oggi è un apprezzato animatore dell’oratorio estivo, appassionato del ruolo, e capace di trascinare i ragazzi, come pochi altri. Aveva tanti talenti, come ci ha insegnato Gesù: si trattava solo di orientare l’energia nella direzione giusta.
“Si presentò quello che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi desti cinque talenti. Ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. Gli disse il padrone: “Bene, servo buono e fedele; sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto: entra nel gaudio del tuo signore” (Mt 25,20).
Imparare le regole dell’agonismo significa imparare che, nell’esistenza del cittadino e del cristiano, esistono regole analoghe, che ci consentono di crescere.
Noi abbiamo tanti modi di vincere, dentro lo sport, ma, a volte, è lo sport stesso a sorprenderci, vincendo dentro di noi.
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