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Don Gallo canta: ma il tradimento è già stato compiuto

Creato il 14 febbraio 2012 da Elvio Ciccardini @articolando

Don Gallo canta: ma il tradimento è già stato compiutoLe primarie del Partito Democratico genovesi sono state vinte, come a Milano, da Sinistra e Libertà. Il candidato sarà Marco Doria. Il PD continua a non produrre leaders.

Anche Don Andrea Gallo sostiene Doria e dichiara che i partiti del centrosinistra sono lontani dai cittadini. Genovese, fondatore della comunità di San Benedetto al Porto, Don Gallo è soddisfatto della vittoria del candidato indipendente Doria alle primarie del centrosinistra…

Perché Don Gallo ha sostenuto Doria? Dalle sue dichiarazioni si legge: “È un candidato che interpreta la politica come servizio. Un professore universitario stimato e amato dai suoi studenti, che la mattina dopo le primarie era in classe a tenere regolarmente le sue lezioni”.

A Genova c’è un desiderio di cambiamento e di partecipazione democratica, trasversale. I nomi proposti dal Pd (Marta Vincenzi e Roberta Pinotti) sono espressione della vecchia nomenclatura.

Cosa ha seppellito il Pd secondo Don Gallo? “A seppellire il Pd è stato soprattutto il fango morale, la corruzione e la lontananza dagli elettori di un partito che non sa stare in mezzo alla gente, capire i bisogni reali di precari, disoccupati, cassintegrati. Stessa lontananza mostrata da Rifondazione comunista, che alle primarie ha persino scelto di non appoggiare alcun candidato. All’opposto di Sinistra, ecologia e libertà, più calata tra gli elettori e che, non a caso, ha chiesto di poter appoggiare Doria”.

Da queste parole si comprende che a seppellire il Pd è stato il suo tradire la propria storia e, sopratutto, le aspettative dei cittadini. La politica, intesa come commedia delle parti, è inconcludente, noiosa e svilente. Tanto di destra quanto di sinistra.

Le politiche di servizio al cittadino ancora non sono salite al primo posto delle priorità dei politici, che in Italia faticano, nonostante siano inviati anche all’estero a studiare, la differenza tra politics e policy. L’interesse personale, tuttavia, lo hanno imparato bene, non tutti, ma in molti.

Ogni sistema di potere si basa su una struttura sociale. E’ indubbio che la società italiana sia cambiata radicalmente nel corso dell’ultimo decennio, tanto che tornare indietro  è strada non praticabile e non auspicabile.

La politica deve adeguarsi, con uomini nuovi, purchè non siano espressione di un obsoleto “stampo di fabbrica”. I tentativi di rottamazione sono incoraggianti, tuttavia rischiano di essere inefficaci, se le nuove leve vengono programmate con gli stessi difetti di fabbricazione delle passate stagioni.

Don Gallo canta alla classe dirigente del Partito Democratico, le sue verità che sono espressione di un nuovo desiderio italiano di essere cittadino, partecipe e consapevole. Il PD si è tradito da solo e, se non si ravvede, farà come il Tempio di Dagon.

Napoli, Milano, Genova: la pentapoli è già assediata, il resto verrà. Senza “valori” e “uomini” che se ne facciano portatori, a tutti i livelli istituzionali locali, non resta che attendere una lenta agonia.


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