Don Puglisi a mani nude

È uscito il nuovo libro di Vincenzo Ceruso, “Don Pino Puglisi. A mani nude”. La pubblicazione punta i riflettori sulla storia di don Puglisi, il prete che è diventato uno dei simboli della lotta alla mafia.
Le complesse vicende che ruotano attorno alla vita e alla morte del sacerdote, sono sapientemente ricostruite da Ceruso, il quale mira a divulgare i suoi insegnamenti riguardo la resistenza e la lotta alla mafia e la diffusione della cultura della legalità.
Ucciso il 15 Settembre del 1993, nel quartiere palermitano di Brancaccio, don Puglisi rimane un esempio senza tempo di chi crede nei propri ideali senza giungere a compromessi. Rappresenta quindi un valido esempio non solo di sacerdote, ma soprattutto di uomo. Un modello, di cui necessita la società contemporanea, per essere educata ai valori del rispetto e della cura verso il prossimo, che vanno di pari passo alla cultura della legalità. Idee, queste ultime, che continuano a sopravvivere grazie a chi, oggi, “parla” per conto di don Puglisi, diffondendole attraverso la stampa, come ha fatto in questo caso Vincenzo Ceruso.
Pertanto, nel suo ultimo libro, l’autore si è dedicato a costruire un ritratto complesso e coinvolgente del sacerdote del quartiere di Brancaccio. L’obiettivo principale di Ceruso, suggerito anche da altre pubblicazioni il cui tema è l’analisi del fenomeno mafioso in diversi suoi aspetti, consiste nell’informare e nel risvegliare le coscienze, in questo caso attraverso le idee di don Puglisi.
Inoltre, un certo legame tra il sacerdote e lo scrittore si può rintracciare, non solo nella sua ultima pubblicazione, ma anche nelle attività che vedono Ceruso impegnato nella comunità di S. Egidio di Palermo, che si occupa di minori a rischio di devianza. Il libro di Ceruso rappresenta quindi un’importante esempio di come le idee sono immortali e possono continuare a vivere attraverso la loro trasmissione di generazione in generazione.

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