Magazine

Dopo la Libia tocca alla Siria?

Creato il 17 maggio 2011 da Coriintempesta

Dopo la Libia tocca alla Siria?

Riceviamo e pubblichiamo

di Salvatore Santoru

Sono passati due mesi dall’inizio della guerra in Libia, guerra spacciata come “responsabilità di protezione” per i “civili” dalla violenza del tiranno Gheddafi”, ma che in realtà era stata già preparata tempo prima dai servizi segreti francesi, statunitensi, inglesi [http://www.megachip.info/tematiche/guerra-e-verita/5876-libia-come-i-ser...] per attuare il cambio di regime tanto desiderato dalle multinazionali petrolifere (sopratutto angloamericane e francesi) [http://napoli.indymedia.org/2011/02/26/libia-una-guerra-del-petrolio-tra-eni-e-bp/]e non. Nel sensibilizzare l’opinione pubblica alla causa imperialista è stato fatto ampio uso della propaganda interventista, sopratutto tramite i mass media, sia occidentali, sia arabi, come Al Jazzera (Quatar), Al-Arabya (Emirati Arabi Uniti) con la diffusione di notizie per lo più ” infondate” se non addirittura inventate. Tra le altre [sul tema " La Storia Siamo Noi" ultimamente ha realizzato una puntata http://www.youtube.com/watch?v=6j9_HIdTgY4 ]la notizia più “scandalosa” e anche la più infondata è quella delle fosse comuni, rivelatesi in realtà come tombe di un cimitero islamico [http://petrolio.blogosfere.it/2011/02/libia-le-fosse-comuni-non-ho-parole.html]. Fatto sta che anche in Siria ultimamente (oggi) è stata diffusa la notizia di presunte fosse comuni [http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2011/05/16/visualizza_new.html_869045204.html] con i consueti video “amatoriali”, quello diffuso sul sito dell’Ansa [http://www.youtube.com/watch?v=kOGBYn4nHo4&feature=player_embedded],e un altro (non diffuso dall’Ansa[ http://www.youtube.com/watch?v=a7NOSXPA6_I&feature=channel_video_title]. Il canale Youtube che ha diffuso i video è del SSNN, Shame News Network, un’organizzazione  “di giovani siriani per la democrazia” (a loro dire). Questo gruppo ha un sito web [http://www.shaam.org/], pagine e contatti su Facebook, Twitter, Skype e uno spazio dedicato alla “liberazione della donna” (presunta “liberazione” e standardizzazione ai modelli occidentali!), tema da sempre usato dalla propaganda colonialista, ieri come oggi, come ricordano le esponenti del movimento femminista antagonista [http://medea.noblogs.org/2011/05/09/le-donne-musulmane-hanno-davvero-bisogno-di-essere-salvate/].

Una curiosità è costituita dall’uso, in uno dei loghi del gruppo, dei colori blu, bianco e rosso, che richiamano il tricolore francese [https://www.facebook.com/photo.php?fbid=187914961256287&set=pu.175386715...]: è interessante questo particolare, anche per via del fatto che la Francia spinge (dopo Libia e Costa D’Avorio) sempre verso di più la guerra contro la Siria (sua ex colonia) e si sta facendo notare per il suo voler inasprire sempre più le sanzioni verso Damasco. Dopo due mesi dall’inizio dell’operazione “Odissey Dawn” non è improbabile che le grandi potenze occidentali (USA,Inghilterra,Francia e le altre) abbiano intenzione (e le hanno) di accapararsi anche la Siria; Siria che da due mesi vive una rivolta/guerra civile tra il governo di Al-Asad e i dissidenti,rivolta in parte di popolo[http://it.peacereporter.net/articolo/28346/Si!ria,+la+storia+di+Lina]:la Siria è da molti anni praticamente una sorta di Stato di Polizia e vi sono state molte restrizioni alla libertà e repressioni poliziesche sanguinarie) e in parte “infiltrata” e/o manovrata da estremisti islamici (salafiti e non) e servizi segreti occidentali (CIA, MI6, MOSSAD [ http://lombardia.indymedia.org/node/38493].

Staremo a vedere.

Dopo la Libia tocca alla Siria?
Join the forum discussion on this post

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :