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Doppia... sfida!!!

Da Debora
Doppia... sfida!!!
Doppia... sfida!!! MUFFIN "NEPALESE"
(dosi valide per 6 pz. grandi)
Ingredienti:
270 gr di farina "00"; 65 gr di zucchero di canna grezzo; 50 gr di cacao amaro; 8 gr di lievito chimico; 1/2 cucchiaino di bicarbonato; un pizzico di sale; 2 cucchiaini di pepe di Sichuan pestato; 2 uova medie; 100 ml di latte; 75 gr di burro; 75 gr di miele di castagno; zucchero al velo q.b.
Preparazione:
Setacciare la farina; il bicarbonato ed il cacao.
Aggiungere il pepe di Sichuan; lo zucchero di canna ed il sale, mescolare per amalgamare bene il tutto.
Tenere da parte.
Preriscaldare il forno a 190° in modalità statica.
Preparare nel frattempo gli ingredienti liquidi.
Fondere il burro e farlo intiepidire.
Battere le uova ed il latte che devono essere a temperatura ambiente.
Unire il miele di castagno, farlo sciogliere per bene ed infine aggiungere il burro.
Negli ingredienti secchi fare la fontana e versare al centro il composto liquido, mescolare con un cucchiaio per un massimo di 10 giri e quando l'impasto sarà grumoso ed appiccicoso travasarlo nei classici pirottini di carta.
Disporre questi all'interno della teglia apposita e se restano degli spazi vuoti riempirli d'acqua o in cottura si arroventa.
Nel caso di più infornate, raffreddare sempre la teglia prima di riutilizzarla.
Abbassare la temperatura del forno a 180° e cuocere i muffins per 20/25 minuti al massimo.
Fare la prova stecchino che inserito al suo interno deve uscire asciutto e pulito.
Lasciarli altri 5 minuti dentro il forno spento e poi trasferiteli su una gratella, in modo che l'aria circoli liberamente al fine di non inumidire la parte sottostante.
Spolverare con zucchero al velo e servire tiepidi.
Per tutte le altre dettagliate informazioni è consigliabile leggere il post di Francesca del blog "Burro e Zucchero" la vincitrice del mese scorso che ha lanciato questo tema per la sfida corrente dell'MTC, una vera antologia sul tema con tante dritte e consigli affinché questi dolcetti possano sempre riuscire al meglio.
Una doppia sfida perché stavolta oltre a replicare o personalizzare la ricetta, questa doveva essere ispirata da un testo letterario e/o musicale....
Lo dico sempre, partecipare all'MTChallenge è sempre più divertente ed istruttivo, non solo perché s'impara a fare cose mai fatte, i muffins per esempio fatti una volta sola in vita mia ma, anche perché si apprendono trucchi, segreti e ci si diverte... sino a quando non arrivano le novità come in questo caso: abbinare un pezzo di te e trasporlo in una ricetta.
Eh???? Ah..... OMG!!!
All'inizio il panico perché non sono affatto un tipo espansivo, al contrario sono molto riservata e forse un po' timida... poi invece la voglia di mettersi in gioco a tutto tondo, ha avuto la meglio :-)
Certo raccontarvi un libro che ho letto attraverso una ricetta, non è qualcosa di semplice da fare, perché la lettura, così come ascoltare la musica sono molto soggettive e personali come esperienze e ciò che trasmettono a me, potrebbe non essere quello che trasmette a voi... ma chi ha il coraggio di giocare deve farlo sino in fondo e quindi....
Libro scelto "Sette fiori di senape" di Conor Grennan; un romanzo autobiografico ambientato in Nepal.
"Il protagonista decide di prendersi un anno sabbatico dalla sua normale vita di comune cittadino americano, perché annoiato dalla routine e come esperienza formativa decide di fare il volontario presso un orfanotrofio del Nepal durante la guerra civile; più per farsi bello davanti agli amici che per un alto senso d'altruismo.
Sapeva i rischi cui andava incontro ma quello che non sapeva era che quest'esperienza gli avrebbe cambiato la vita per sempre.
Quando incontra i bambini per la prima volta ne ha quasi paura, non li conosce, non li capisce  e sopratutto lui non ha mai avuto a che fare con la povertà ed il disagio di una guerra civile... una guerra che già di suo non può portare a nulla di buono, con l'aggravante che chiede un grave e grosso contributo alle famiglie locali: un figlio da sacrificare per perpetuare la lotta.
I piccoli principi, così sono chiamati gli ospiti dell'orfanotrofio sono quei figli cui i genitori hanno rinunciato non per darli ai signori della guerra ma, per provare a dare loro un'opportunità diversa e migliore grazie alle cure ed alla generosità di alcune associazioni europee.
Sono quindi degli "orfani" che sono stati tolti alle loro famiglie, da gente che comunque ha approfittato della situazione per essere strappati alla guerra...
Se il fine può giustificare i mezzi è comunque una scelta triste che ha ovviamente delle ripercussioni e sui bambini e sui loro genitori.
Molti bambini comunque riescono a trovare in questa situazione assurda un loro modo per essere felici ed andare avanti e a questo hanno contribuito persone come Conor... che finito il suo periodo di volontariato torna a casa, per riprendere la sua vecchia vita ma con un bagaglio d'emozioni e sensazioni che mai pensava di potere raggiungere.
Tutto procede normalmente, sino a quando non gli giunge notizia che alcuni dei bambini assistiti vengono rapiti e si perdono le loro tracce.
Torna in Nepal e comincia una strenua ricerca attraverso le montagne dei bambini scomparsi sino a quando non li ritrova tutti e molti di loro riesce anche a farli ricongiungere con le proprie famiglie."
Perché ho scelto questo libro?
La cosa più semplice che mi viene da dire è perché essendo l'ultimo che ho finito di leggere è stato quasi naturale farlo ma, in verità il motivo è appunto il mettersi in gioco.... 
Molte cose le facciamo così tanto per, in realtà sono comunque esperienze che ci arricchiscono o ci impoveriscono, a seconda dei casi ma ad ogni modo non ci lasciano mai indifferenti, servono a formare ogni giorno quello che siamo e chi siamo ed il segreto è vivere minuto per minuto, facendo tesoro anche delle piccole cose che magari all'apparenza possono sembrare banali e/o poco interessanti e senza perdere mai la speranza che tutto può cambiare, a volte basta davvero poco: solo crederci e volerlo.
Il mio muffin vuole rispecchiare un po' questa storia: semplice, dal sapore dolce amaro; leggermente innevato come le montagne del Nepal e con quel pizzico di sapore pungente che rappresenta le sorprese della vita.
(Vedi nota sul pepe di Sichuan)
Bene ragazzi, se siete arrivati sino a qui vi ringrazio :-) e vi dico arrivederci alla prossima.
Un abbraccio, Debora.

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