Ci sono altre parole da spendere su questo autentico portento da Glens Falls, New York? Nell’ultima stagione si è imposto come il giocatore più elettrizzante di tutto il college basket, con quasi 30 punti di media, quarantelli a grappoli e anche una prova da 52 punti contro New Mexico. Ha fatto incetta di premi individuali, ha sbriciolato i record della sua università, BYU, e ha attirato le attenzioni dei colleghi dell’Nba, tra cui Durant che l’ha battezzato come il più grande cannoniere del pianeta. Fredette è un tremendo realizzatore, ha un raggio di tiro infinito, sa crearsi spazio con un efficace palleggio, non ha paura di nulla e si butta verso il ferro collezionando liberi che infila ad occhi chiusi. E’ un vincente e inoltre sa creare anche per i compagni, che trova con facilità grazie ad una buona visione di gioco. I dubbi riguardano la sua adattabilità all’Nba: in difesa è quasi nullo, è poco atletico, non è un playmaker ma ha bisogno di avere la palla in mano per essere efficace. I termini di paragone sono Stephen Curry e, spingendosi un po’, uno Steve Nash meno play ma più guardia. Nei workout sta facendo bene e non è detto che riesca ad entrare nella top ten di questo Draft, anche se la sua presenza nella Green Room è sicuramente un fatto positivo. “Lo adoro, è terrificante. Questo ragazzo sarà un buon giocatore NBA“, ha detto il coach dei Celtics Doc Rivers.
Ecco qualche immagine di uno dei più terribili realizzatori dalla storia del College Basket: