In attesa di conoscere gli sviluppi per la questione del lockout, la stagione Nba 2010-11 si è ufficialmente concluso con il Draft. Un Draft controverso, considerato con poco talento e praticamente nessuna stella, ma forse per questo sorprendente e divertente come pochi negli ultimi anni. Alla fine le trades non hanno sconvolto più di tanto le scelte, anche se qualcosina si è mosso.
CLEVELAND CAVS - Con la 1 hanno chiamato Kyrie Irving, non una sorpresa. Hanno deciso di puntare su di lui per la ricostruzione, un giocatore considerato di alto livello mentalmente, con coach Scott che per certi versi lo ha avvicinato a Chris Paul. Irving bene, Tristan Thompson magari meno. Alla 4 il sogno era Kanter ma perso lui, han preferito la prontezza del canadese da Texas piuttosto che attendere un anno Valanciunas. Thompson ha braccia lunghe, buon atletismo, gran stoppatore: però sbaglio o sembra la descrizione di Hickson e Varejao, già a roster dei Cavs? Occhio alla presa del secondo giro: Milan Macvan è una gemma.
MINNESOTA TWOLVES - Derrick Williams fa un po’ scopa con altra gente a roster ma non potevano passare così tanto talento. Poi hanno mischiato le carte cedendo Jonny Flynn e Motiejunas per portarsi a casa il contratto di Brad Miller (che credo transeranno…). I Twolves hanno già fin troppi giovani a roster e così alla fine di tutto hanno solo il saltatore da Arizona. Caro il mio Michael Beasley prepara le valigie…

TORONTO RAPTORS - Knight, Walker, Biyombo, Vesely…. No, ecco Valanciunas!! Probabilmente Colangelo mai si sarebbe aspettato di trovare il lituano libero alla 5. Dovranno attenderlo un anno (resterà al Lietuvos) ma secondo molti questo è il vero talento del Draft. Un pivot mobile con mano educata, un centro vero: per la felicità di Andrea Bargnani.

WASHINGTON WIZARDS - Non potendo pescare Kanter, hanno rinforzato il ruolo dove erano meno coperti, quello di ala piccola, visti anche i continui problemi fisici di Josh Howard. Preso Jan Vesely, scelta ampiamente pronosticata, che si presenta baciando la splendida fidanzata alla chiamata di Stern: il ragazzo è pronto, difende, è atletico, schiaccia, ha personalità. Ottima presa anche Chris Singleton, scivolato alla 18: si dice abbia un caratteraccio però ha braccia lunghe, è mobile e sa come mettere punti. In più, al secondo giro, si prendono un play maturo come Shelvin Mack. Il futuro non sembra così nuvoloso nella capitale.

SAN ANTONIO SPURS - Volevano Valanciunas, hanno provato a svendere Parker e Jefferson, alla fine sono riusciti a dar via solo George Hill, giocatore che agli Indiana Pacers può trovare spazio e tiri. Gli Spurs si portano a casa un giocatore di sistema come Kawhi Leonard, il sostituto di Hill, Cory Joseph, play con un solo anno di esperienza a Texas ma con margini di crescita e grande velocità, e tre internationals da RC Buford: Erazem Lorbek, il tiratore lettone Davis Bertans e l’ungherese Adam Hanga (mio personale pallino), guardia tuttofare con intelligenza cestistica e leadership.






