Magazine Mondo LGBTQ
Ho avuto il piacere di conoscere Natalia qualche anno fa, e subito mi ha colpito la sua grande ironia e l’innato talento espressivo. Riuscivo a capire che cosa stava pensando, anche solo da un suo sguardo. L’esperienza e l’umiltà, l’ha resa una delle Drag Queen più note del nostro paese. Insomma, un curriculum di tutto rispetto!
Se vuoi partecipare alla rubrica “Dragmagazine” puoi scriverci al seguente indirizzo: [email protected]
Di seguito vi proponiamo l’intervista esclusiva a Natalia Pestrada
Gaymagazine vuole dare spazio alle Drag Queen Italiane. Che cosa pensi di questa rubrica di intrattenimento?
Finalmente un po di spazio a tutte noi pazze sui tacchi! Bella rubrica ho letto l’intervista della scorsa settimana e ho riso per ore.
Poi, Gaymagazine è un ottima rivista online! Ci voleva proprio un po’ di concorrenza in ambito editoriale. E’ un ottima testata web che ci informa a 360 gradi sul mondo Glbt. Continuate così e un “in bocca al lupo” per il futuro!
Qual’è il significato del tuo nome d’Arte?
Come quasi tutte noi Drag mi è stato dato da un amico, mi guardò ancora prima che mi conciassi e mi disse tu ti chiamerai Natalia Pestrada. Gli chiesi il perchè, e lui mi rispose in romanaccio: “perchè non ti possono che aver raccattato per strada!”
Raccontaci in breve il tuo percorso artistico.
Tesoro hai almeno 4 pagine per la mia storia?
Sarò “circoncisa” come direbbe la Marini, sono nata nel 2002 con il primo Drag Queen College e da allora calco le scene dei locali Torinesi e non solo, direi di gran parte d’Italia, anche se ultimamente mi sono presa un piccolo periodo di riposo, ma ora sono tornata più carica che mai, ho fatto televisione, ho interpretato cortometraggi, un Musical, un tour per l’Italia a presentare il Pride Nazionale di Torino 2006, ora sono in giuria per il concorso “Miss Decoltè” al Male Pub e sto preparando lo spettacolo del 3 agosto per l’Arci di Brovato (BI), in più il 30 maggio avrò un cineforum con le mie colleghe a Chieri al Pachanka, con relativo dibattito finale su Drag Queen, transessualismo e genitorialità.
Leggi il resto…
Tu sei stata la prima Drag Queen, a presentare il concorso “Miss Drag Queen Piemonte”. Ci puoi raccontare questa esperienza?
Si l’ho presentato nel 2006 sempre al Male Pub ed è stato un successo, in quell’occasione sono nate molte Drag che ora calcano le scene torinesi, una è la padrona di casa del Male Pub Wanna Marca e 3 sono le padrone di casa del Queever (Ambra Nata, Sara Jevo e Veranda Encastrada) nota serata domenicale torinese che per l’estate ha scelto come locale il Patio.
Che cosa deve avere una Drag, per poter emergere e differenziarsi dalle altre?
Prima di tutto molta ironia non solo verso gli altri, ma soprattutto verso se stessa, una presenza scenica notevole, saper intrattenere il pubblico con la sua parlantina, avere sempre la battuta pronta, ma la cosa più importante deve divertirsi per saper divertire.
Di recente, hai avuto un’idea originale riguardo ai futuri GayPride. Puoi raccontarci di cosa si tratta?
Si, soprattutto per quanto riguarda il Piemonte e le dichiarazioni del nuovo governatore, di cui non voglio neppure fare il nome, sarebbe importantissimo presenziare senza trucchi, parrucche e quant’altro ma come ci presentiamo ogni giorno al lavoro per far capire a certe testoline che forse anche un loro collega, loro figlio, la loro figlia, il vicino di casa tanto gentile che aiuta a portare su le borse della spesa potrebbero essere gay, che non abbiamo uno stampino in fronte e non sculettiamo tutti come delle pazze stile “Vizietto”, quindi presenziamo a questo PRIDE nella normalità di tutti i giorni con un pantalone e una maglietta oppure in giacca e cravatta o vestiti da meccanici, imbianchini, muratori, calciatori, si perchè in tutte le categorie lavorative può esserci un gay anche al governo….
Nel tuo Curriculum, ho letto che hai partecipato al “Drag Queen College”. Che cosa rappresenta per le Drag Queen italiane?
Si ho partecipato al primo Drag Queen College come allieva, poi sono diventata uno degli organizzatori insieme alla mia mamma artistica La Karl du Pignè, è un corso che in 3/4 giorni ti da una bella infarinatura sul mondo Drag ti insegna le cose basilari sul trucco, parrucco, portamento, syncro lyp e ad eseguire alcuni abiti,ti da consigli su come modificare e rendere esagerato anche un semplice tubino nero, insomma in pochi giorni puoi cominciare a muovere i primi passi su un tacco 12!
Ti sono sembrata abbastanza “Circoncisa”? Dai così non annoiamo troppo i nostri lettori, comunque se volete vi stordisco di parole durante le mie serate!
Baciotti a tutti/e
|| Natalia Pestrada ||
La redazione di Gaymagazine ringrazia Natalia Pestrada per la disponibilità e vi da appuntamento alla prossima settimana con una nuova scoppiettante Drag!
Foto | Stefano Bordieri
Fonte: http://gaymagazine.it/2010/05/27/dragmagazine-natalia-pestrada/
Vi abbraccio
Marco Caserta
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