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Dreamscape

Creato il 22 ottobre 2010 da Mcnab75

Dreamscape

Non ne ho parlato, perché la Rete lo ha già fatto abbastanza, ma anch'io ho visto Inception. Al di là di una lunghezza forse eccessiva e di troppe scene in Matrix-style, mi è piaciuto. “Spiegoni” compresi: apprezzo lo sforzo del regista di dare un senso a quella che viceversa sarebbe stata una sequela di azioni e scenari suggestivi, ma di cui era difficile capire qualcosa.

Da queste parti non ci sono crociate preventive contro l'infodump (gli spiegoni, appunto), se esso serve a impreziosire una storia, senza risultare stucchevole. Mi pare che Inception eviti questo rischio grazie a dialoghi discreti e a bravi attori. Tra l'altro, due parole su Di Caprio: 15 anni fa non avrei mai pensato che sarebbe diventato così bravo. Chapeau.

Torniamo al presunto infodump nel film. L'argomento trattato non è dei più semplici, non per gli Untermenschen che il cinema del XXI secolo sta allevando a furia di trame idiote e di occhialini 3D. Abituare la gente alla stupidità e allo spettacolo senza senso è una pratica pericolosa, perché poi si rischia di vivere in una società imbarbarita. Basta accendere la TV in questi giorni per capire a cosa mi riferisco.

Dunque per parlare di sogni e di realtà parallele/virtuali (che altro sono, se non questo?) occorrevano degli spiegoni. Qualcuno, almeno.

 

In realtà sui sogni si sa ancora poco. Si va per teorie, ma con pochi riscontri oggettivi. Volevo spararvi un articolone protoscientifico sui sogni lucidi, tanto per dirne una, ma alla fine ho visto che il materiale reperibile è troppo e troppo controverso per scrivere qualcosa di ponderato o di originale. Perciò ho optato per questo articolo ibrido.

Secondo la scienza sognare non è altro che un meccanismo mentale legato alla fase REM. Qualcosa che sta a metà tra l'allucinazione, il desiderio non appagato della vita “diurna” e dei pensieri inconsci stimolati da impulsi esterni, mentre dormiamo.

Mi piace già di più la teoria jungiana (se non sbaglio) secondo cui i sogni possono creare nuove idee attraverso la generazione di mutazioni di pensiero casuali. Che poi corrisponde alle affermazioni di tanti musicisti, scrittori e poeti che dicono di prendere spunto dal loro mondo onirico. Non è il mio caso: ricordo raramente i sogni che faccio e solo una volta o due mi hanno dato minimi spunti per qualcosa che poi ho scritto. Troppo poco, insomma. Si vede che il mio universo onirico è sfuggente o sterile. Ricordo in maniera più vivida due o tre incubi che mi porto dietro da anni. Come sempre accade in questa vita, una cosa negativa rimane più impressa di cento positive.


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Torniamo brevemente sui sogni lucidi. In primis con una definizione classica: sono sogni in cui si ha la consapevolezza di sognare. Scusate l'orrido gioco di parole. Essendo coscienti del fatto che tutto l'ambiente è una creazione della nostra mente, è possibile manipolare a piacimento gli oggetti e gli eventi del nostro sogno. In pratica ciò che succedere ai protagonisti di Inception, giusto?

Tempo fa mi ero incuriosito al punto da scaricare alcuni manuali atti a insegnare come si gestisce un sogno lucido. Sì perché pare che esistano vere e proprie lezioni tramite cui è possibile padroneggiare questa disciplina: controllo del respiro, verifica fisiologica del sogno, il controllo delle emozioni prima di addormentarsi etc etc. Mi piaceva molto l'idea di poter ricreare, almeno nel sonno, un mondo in cui essere felice è più facile, perché basta volerlo. Nemmeno Internet ha ancora questo potenziale, perché comunque è fin troppo semplice, almeno per me, ricordare che si è pur sempre davanti a una tastiera e a un monitor, quindi l'apparenza della vita virtuale è assai meno truccata di quella onirica.

Purtroppo però mi sono stancato a metà manuale, senza nemmeno tentarne la parte pratica, ma a quanto pare per qualcuno questo corso da autodidatti funziona davvero. Come ho già detto, si vede che la mia mente è troppo sterile per certe cose.
E voi come siete messi col vostro doppio onirico?

 

Grandi maestri di yoga tibetano hanno affermato che nel momento in cui la consapevolezza diviene assoluta i sogni cessano del tutto, e che al loro posto si manifesta una chiarezza indescrivibile. (Cit)

 


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