Driven

  
Due righe di trama: Joe Tanto è stato un corridore della Formula Indy americana, ritiratosi dopo un grave  incidente, che viene richiamato nel mondo delle corse perché insegni il mestiere a un instabile campioncino, Jimmy Bly. Il ragazzo soffre della pressione psicologica del fratello e della rivalità con un forte avversario.
Nel giorno del notro anniversario di matrimonio mi è sembrato carino dedicare due parole a quello che è diventato un cult nella storia cinematografica della nostra coppia  (no, non sto scherzando, giuro...). Devo però fare una premessa. Sono competente in materia di sport motoristici come la Canalis di recitazione, ma ho sposato un super esperto nel campo, che qualche volta mi legge ed a cui chiedo scusa sin d'ora per eventualie errori relativi al "comparto corse e motori" che saranno presenti in questo post. Dunque, a quanto pare il buon Sly è stato visto sollazzarsi per un paio di anni nel "Circus" della F1, adeguatamente  riverito, vezzeggiato e sponsorizzato da "Zio Bernie" , ovvero il patron Ecclestone, e da tutto il suo staff, a scopo di studio; il risultato è stato questo capolavorone qua, che nel lontano 2001 l'allora coppia di neo-sposi vide addirittura in anteprima estiva, prima della sua uscita ufficiale.
Allora, non che da "Silvestro" ci si aspettino grandi finezze, ma dopo aver "studiato" tanto qualche cosina di meglio poteva pure farla. Qui il nostro interpreta appunto Joe Tanto (oddio...), che più di uno Schumacher delle corse americane, somiglia ad un Doc Hudson senza le ruote, anche perchè è grosso pure lui ed appena appena un pochino meno espressivo.
 
Il buon Joe viene per l'appunto richiamato in attività per fare secondo pilota al giovane talento Jimmy Bly (e qui neanche male) in gara per vincere il titolo mondiale, dotato di enorme potenziale ma di scarso spessore psicologico ed emotivamente fragile. Il ragazzo si  innamorerà poi di Sofia, ex del suo più esperto, forte e tedesco (eccoci quà!) rivale alla corsa al titolo Beau Brandenburg (ammazza che fantasia!), complicando ulteriormente le cose e costringendo Joe a trasformarsi in una sorta di vero e proprio padre per Jimmy. Sono della partita anche l'amico-nemico, ha sposato la sua ex moglie ma i due si rispettano moltissimo, Memo Moreno (ussantiddio!!), il capo della scuderia di Jimmy in carrozzella, che dovrebbe ricordare Frank Williams ed una giornalista di cui il nostro finirà irrimediabilmente per innamorarsi.
  Allora, la storia, scritta da Sly, è trita e già sentita in ogni modo ed in ogni ambito, ma, atrocità dei nomi a parte, funziona abbastanza, compresa la scena dei piloti che prima della partenza si dedicano ai loro rituali porta fortuna. Gli attori non sono un gran che, ma, a parte un Burt Reynolds assolutamente imbarazzante nella parte del capo scuderia in carrozzella, fanno la loro parte di onesti mestieranti.
E allora, cosa non funziona in "Driven"? O meglio, cosa lo rende talmente ridicolo da farlo salire al trono di "cult"? Le riprese di gara, gli allenamenti, le curve, gli incidenti, sono tutti troppo esagerati ed inverosimili. Pezzi di auto che volano come proiettili. Nella scena in cui Moreno ha un incidente terribile e finisce fiondato dentro il lago gli altri inchiodano, parcheggiano la macchina, manco fossero sulla statale, e si buttano a salvarlo. Quando la fanciulla lascia Jimmy si scatena una discussione tra lui e Joe, ed i due si scatenano in una sorta di inseguimento per le strade di una grande metropoli...con le macchine da corsa...senza casco.....a 300 all'ora...ed ovviamente senza investire nessuno. Insomma, "Driven" è un film che, nelle intenzioni degli autori, doveva essere realistico e drammatico, ma è talmente assurdo da diventare una sorta di parodia, peccato che tutti si prendano incredibilmente sul serio. Anche il mio amato bene, che guarda i film con un minore senso critico della sottoscritta, quando ha visto che i piloti si parlavano in cuffia è sbottato....un pò di rispetto, per la miseria! Rispetto che sicuramente arriverà da Ron Howard, prossimo registra di "Rush" incentrato sulla rivalità tra Niki Lauda e James Hunt, mentre del buon Sly attendiamo la probabile visione di "I mercenari" nei prossimi giorni su Sky, giusto per vedere l'effetto che farà.
p.s. in realtà questo post era solo una scusa per fare gli auguri di buon anniversario al mio riservatissimo amore, co protagonista da 11 anni de "IL" film più bello che potessi desiderare...