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Drm, questi sconosciuti… Doveva iniziare così questo post, visto quanto poco si sa sull'argomento e quanto poche siano le persone che davvero capiscono a cosa serve. Drm, che sta per Digital Rights Management, sono di fatto un sistema di protezione di file. Spesso usati in ambito audio-video, da qualche anno, con l'avvento degli ebook e dell'editoria digitale, vengono sfruttati anche per proteggere questi ultimi. A vederla così, la cosa non sarebbe neanche male. Chi scrive un libro e lo pubblica, conta di guadagnarci qualcosina, e per proteggersi dalla pirateria utilizza i sistemi che il mercato offre. Quindi, difendersi è lecito, su questo non discuto. Il problema arriva quando questa protezione si palesa per quello che è in realtà, mettendo in crisi l'eventuale compratore del bene in questione. Già, perché se da un lato i drm proteggono dall'abuso, dall'altro vincolano il compratore a norme assurde e illogiche. E nemmeno poco. Mi è capitato proprio in questi giorni di acquistare un ebook. Lo seleziono sul sito, lo pago, lo scarico e… mi rendo conto di non riuscire ad aprirlo. Scopro, dopo una breve ricerca su google, che per leggerlo devo scaricare un piccolo lettore targato Adobe. Quindi vado di download, installo il programmino e bello carico mi appresto a inserire l'ambito libro nel mio fidato kindle. Beh, solo in quel momento vengo a conoscenza del blocco, e della conseguente impossibilità a inserirlo in un qualsiasi altro dispositivo. Neppure la conversione o la copia mi era possibile, quindi mi trovavo costretto a leggerlo sul pc, per di più in un programma che nemmeno volevo. A sto punto mi chiedo: ma è possibile?! Compro un libro, regolarmente pagato, e non posso leggerlo come mi pare? Questa è fantascienza… Inutile dire che in tempo zero è scattata un'altra ricerca con lo scopo di scoprire come sproteggere il caro file, completata con successo. Adesso posso leggerlo sul kindle senza alcun problema, ma a sentire la legge, ho commesso un reato. Non metterò mai il file sul mulo o su torrent, ne tantomeno passerò il resto dei miei giorni a venderlo in nero, ma per lo stato io sono in torto. Da che mondo è mondo, tutti prestano libri, li leggono dove e quando ne hanno voglia, e soprattutto nessuno ti viene a dire come devi farlo. Basta che lo paghi e il tomo è tuo. Perché questa cosa non accade anche nel digitale? Cosa dovrei fare, acquistarne una copia su pc, una sull'ereader e, nel caso abbia anche uno smartphone, una anche per quello? Questa non è una protezione per l'autore, è una truffa per chi compra, che si trova con un prodotto che non può usare, a meno di non violare la legge stessa. Tutto questo pur avendolo pagato con denaro reale! M'indigno spesso, lo so, ma quando mi trovo di fronte a cose assurde come questa non ci vedo più. Ogni giorno mi auguro che queste cose passino, siano solo momenti destinati a decadere, ma quando mi ritrovo di fronte all'ennesima assurdità allora inizio a perdere le speranze. Quale sarà il prossimo passo?
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