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Mi capita così di dover spiegare il perché in uno Stato che si è costituito (è bene ricordarlo, a seguito di una dittatura che lo ha sprofondato nel delirio della superiorità della razza e lo ha condotto in una sanguinosa guerra mondiale), con una netta divisione dei poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario), un uomo giudicato reo di aver frodato il fisco, e quindi la comunità, per oltre 250 milioni di euro, nonostante numerose leggi da lui volute, volte a depenalizzare e a ridurre i tempi di prescrizione di reati commessi, non solo goda il sostegno incondizionato di un nutrito numero di persone, ma possa in qualche modo rappresentarle, rimanendo a capo di un partito (potere legislativo) attualmente al governo (potere esecutivo) e, attraverso i media di sua proprietà, attaccare sistematicamente la magistratura (potere giudiziario) che lo ha condannato. Il tutto tenendo in scacco una nazione che sta attraversando uno dei più difficili momenti della sua storia economica.
Mi capita di dover spiegare come l'autore di una legge incostituzionale che portava il suo nome, tal Angelino Alfano (la legge era quella impropriamente detta "lodo"), attuale ministro dell'interno, a detta di Berlusconi il migliore dei po(l)litici italiani (qui), quello che voleva le primarie ma poi ha cambiato idea, quello che pur Ministro dell'Interno non si è accorto del rapimento di una donna straniera e di sua figlia ad opera della Polizia (!), ci illustri come la decadenza da una carica pubblica, a seguito di una regolare votazione resa necessaria a seguito di un giudizio definitivo di colpevolezza espressa da un organo costituzionale, sia incostituzionale.
E' difficile d'alta parte spiegare come, dopo aver agognato di far parte delle istituzioni, aver speso ingenti energie, un uomo possa pretendere, una volta arrivato al vertice, di essere al di sopra delle stesse, gettando loro fango addosso alla mera occorrenza, senza accorgersi che tale comportamento lede l'istituzione stessa privandola di ogni valore.
Come difficile resta da spiegare come una nazione finanziariamente sull'orlo del baratro come poc'anzi detto e soprattutto come certificato dalle parole di un ex presidente del consiglio, possa permettersi di "contribuire" alla pace nel mondo impegnandosi in ben 36 missioni all'estero, lasciando magari a secco le auto delle forze di polizia (qui), o comprando cacciabombardieri di dubbia qualità quando, per la difesa del patrimonio, non abbiamo neppure Canadair sufficienti per far fronte ai numerosi incendi che divampano ogni anno divorando centinaia se non migliaia di ettari di territorio boschivo (se va bene...) Del resto non si capisce (o si capisce benissimo, ma tant'è) neppure perché l'Unione Europea premio Nobel per Pace (per quello che ormai conta) non sia ancora in grado di costituire un esercito europeo in sostituzione degli eserciti dei singoli stati (non sarebbe la vera garanzia di pace?), prendendo il meglio di ognuno di questi in funzione di una maggiore efficienza unita ad un minor costo.
Mi capita anche di spiegare cose più frivole, come il fatto che esistano persone che credono agli alieni perché li hanno visti con i propri occhi, come per la testimonianza di un radioascoltatore che ha visto gli UFO nel '56 ma lo dice solo oggi (in diretta nazionale per Radio!) e nel descrivere l'avvenimento si lascia sfuggire un particolare inquietante: era a sud di Roma lungo la statale per osservare le stelle, in un limpido pomeriggio di primavera. Già, come fare a non credere a uno che vede le stelle di pomeriggio: per farlo dovrà avere per forza una vista eccezionale! Oppure come quello rapito nel sonno dagli alieni che non poteva descrivere gli stessi perché bendato e legato ad un lettino, ma che riesce a dare una descrizione della sala (circolare) e dei numerosi computer.
Per quanto frivoli e banali certe cose sono davvero inspiegabili, del resto provate voi a convincere della logicità del comportamento di un verace leghista, abitante delle floride pianure della Padania Orientale che, nel mentre irrideva la "munnezza" napoletana, lanciava mozziconi di sigaretta in mare e ripreso, dopo l'ennesimo lancio, da un vicino (caso vuole, napoletano) rispondeva con un "Cumpà, fatti i cazzi tuoi".
O ancora far comprendere del perché la vicina di ombrellone, un tantino sovrappeso, fosse contemporaneamente impegnata a leggere un bel libro sulla dieta in base al gruppo sanguigno (sic),e a ingurgitare nell'ordine: pacchetto di patatine, gelato, cocco, focaccia, insalata di riso, il tutto annaffiato da una frizzantissima cola.
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