Abbiamo già segnalato una lunga lista di studi (UCCR – Aborto indotto e cancro al seno) ) che indicano nell’aborto provocato un fattore di rischio per il cancro della mammella. Il motivo è che l’aborto lascia i tessuti mammari in una condizione di vulnerabilità rispetto agli effetti dannosi degli estrogeni e delle sostanze cancerogene.
Questi dati sono ora confermati da due nuove ricerche cinesi pubblicate su Asian Pacific Journal of Cancer.
Nell’ospedale di Kunming sono stati paragonati i casi (storia clinica e diagnostica, etnica e stato riproduttivo) di 263 donne affette da cancro della mammella con un gruppo di controllo formato da 457 donne non affette da questo male. Oltre all’aborto provocato, sono risultate correlate al rischi di cancro al seno l’età avanzata alla nascita del primo figlio e la mancanza di allattamento, il ciclo mestruale breve, l’uso di pillole contraccettive, il non aver mai partorito e soprattutto l’età postmenopausale che purtroppo quintuplica il rischio della temuta malattia.
Risultati simili sono stati trovati dall’ospedale di Nanjing su un gruppo di 669 malate e 682 controlli: le probabilità di sviluppare un cancro al seno aumentano con il numero di aborti provocati, mentre quelli spontanei non sembrano correlare con questa malattia.