duepuntozero

Poche settimane fa, da Il fatto quotidiano, è uscita l'ipotesi che il blog stia morendo e, con lui, tutti i blogger. Non ricordo l'articolo e poco mi interessa, certamente è vero che i social network rischiano di spazzare via ciò che per primo ha dato vera vita e vera libertà di espressione al web. Non sono molto interessato all'argomento, ma da un po' di tempo ero attratto dall'idea del blog di Tumblr, così ho cominciato a lavorarci. Sono in fase totalmente sperimentale ma devo dire che l'idea di lavorare con un clik ad un post che renda l'impatto di un momento, tanto quanto di una vita, è davvero immensa. Tumblr si basa sull'idea di comunità, quindi si condivide, si storpia l'italiano ribloggando la roba degli altri, si sfruttano applicazioni come Instagram per lanciare foto mentre si è fuori casa, si linkano video di Youtube, si possono inserire post tradizionali o semplicemente una foto, una citazione, una parola. Non manca il tastino "mi piace" tanto caro a Facebook e, ovviamente, ogni inserimento può finire nel mondo ormai fatto soltanto di incroci di ogni network a cui si è registrati. Orami un'applicazione, un sito, un blog, bastano per aggiornare il resto.
Alla fine si appiattisce persino il senso di avere idee perché non è necessario averne o essere bravi scrittori, basta avere curiosità, intuito nel vedere qualcosa in un'immagine, in un cartello stradale e sbatterlo sul proprio profilo. Il mondo del web corre via velocissimo e tutto finisce ovunque, alla ricerca di amici di cui non si ha bisogno e di parole che non si vogliono sentire. La forza di Tumblr è questa, comunicare velocemente, essere visti velocemente, esprimere concetti senza usare le parole, arrivare al punto con una foto, le parole di qualcun altro, l'idea del tutto e del niente. Ho aperto le danze con un bacio scattato in luna di miele, un paio di citazioni da Primo maggio e altre sciocchezze. Ritocchi foto, rivivi momenti, ripensi la vita. Non c'era bisogno di tutto questo ma è davvero un modo nuovo di (non) comunicare. Vi presento Alessandro, qualcosa in cerca di qualcuno nella libera palude del web duepuntoqualcosa.