Durant-Harden, nostalgia canaglia

Creato il 18 agosto 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

E’ passata una stagione dopo la scioccante separazione di James Harden con Kevin Durant, Russell Westbrook e gli Oklahoma City Thunder. Il Barba, potenziale free agent quest’estate, all’inizio della scorsa regular season è stato ceduto da Sam Presti agli Houston Rockets che hanno deciso di puntare su di lui come uomo franchigia e gli hanno dato il massimo contrattuale. Nonostante tutto il legame tra Harden e KD resta solidissimo, la loro amicizia non è mai venuta meno e lo hanno dimostrato per l’ennesima volta chiacchierando con Bill Simmons e Jalen Rose di Grantland, magazine di Espn.

Nelle tre stagioni ai Thunder la crescita di Harden è stata proporzionale a quella della sua barba. Dopo la cessione di Jeff Green ai Celtics ha avuto spazio e si è affermato fino ad arrivare ad essere il miglior sesto uomo della Lega, passando da 10, a 12 a 17 punti di media. Con OKC è arrivato fino alle Finals, sempre da fedele scudiero di Kevin Durant, colui che lo ha affiancato, guidato e difeso fin dal suo arrivo nella Lega, proveniente dai Sun Devils di Arizona State.
Poi lo scambio, inaspettato e inatteso: Sam Presti punta su Serge Ibaka e in fretta e furia, senza voler aspettare di vedere come può andare un’altra stagione, spedisce il Barba ai Rockets. A Houston diventa un All Star, chiude la stagione a 26 punti di media ed esce al primo turno dei playoff proprio contro Durant e i Thunder.

Sulla trade James Harden ha detto:

Sono passato dallo stare sempre con Kevin e Russell, in stagione, nelle Finals e poi alle Olimpiadi di Londra, all’essere in una situazione totalmente nuova. Sostanzialmente è cambiato tutto. E’ stato strano: prima passavo con loro ogni singolo giorno della stagione, poi d’un tratto mi sono trovato solo in una nuova città e in una nuova squadra. Comunque, mentre cercavo la mia strada, ci siamo sempre tenuti in contatto con telefonate e sms, e ho controllato le statistiche di Kevin tutti i giorni“.

E Kevin Durant ha aggiunto:

E’ stato difficile. Io e James siamo molto legati fin dal suo arrivo nella Nba. E’ successo tutto così in fretta, è stato un grosso cambiamento per tutti, non solo per noi ma per tutta Oklahoma City. Giravi per strada e tutti parlavano della mancanza di James. Questo fa capire come la squadra era unita e come la città era vicina a noi. Però ci siamo tenuti sempre in contatto, sono felice per lui a Houston, ha la sua squadra, è diventato un grande realizzatore e credo sia la miglior guardia della Lega“.

E’ inevitabile che nella prossima stagione Thunder e Rockets saranno, probabilmente con Clippers e Spurs, le principali candidate alla corona dell’Ovest e poi ad andare in finale per provare ad arginare il dominio dei Miami Heat, sempre che Nets, Knicks o Pacers li fermino prima. OKC ritroverà Westbrook e avrà un nucleo giovane con Reggie Jackson e Jeremy Lamb mentre i Rockets avranno Dwight Howard e tanti buoni elementi, a partire da Chandler Parsons.

A tal proposito KD ha detto, incalzato da Simmons e Rose:

Sarà una stagione divertente, siamo tutti eccitati e pronti per ricominciare. Siamo un gruppo nuovo con alcuni giocatori giovani. Tutti nella Lega vogliono competere per il titolo ma non è facile, si deve lavorare duro“.

Una stagione che porterà all’estate 2014, quella in cui star del calibro di LeBron James e Carmelo Anthony avranno la possibilità di uscire dal contratto con le rispettive squadre e mettersi sul mercato dei free agent. Un’estate anche internazionale con i Mondiali FIBA in Spagna: non è detto che Durant e Harden tornino a giocare insieme per Team USA e divertirsi nella stessa squadra, portandosi a casa anche una bella medaglia d’oro, tanto per non perdere l’abitudine e fare qualche altra prova in vista dei Giochi di Rio de Janeiro 2016.


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