
Acquario di Genova: sua maestà il Lamantino
Certo che stavolta era facile, perché ero già gravida di tutto l’amore che De Andrè mi aveva inseminato nel cuore attraverso le sue canzoni. Però non immaginavo certo un impatto così dirompente.
Sono stata a Genova soltanto qualche ora, per incontrare il team che ci ospiterà per il prossimo BookSwap, e mi son sentita tipo nel paese dei balocchi.

Genova, in darsena

Genova, Città dei bambini e dei ragazzi
Prima di tutto, qualcuno mi sa spiegare perché non esiste una Città dei bambini e dei ragazzi in ogni agglomerato urbano?! Vi giuro che non sarei più uscita, non fosse stato per esubero d’anni sul groppone. Che infanzia difficile, quella senza il bosco magico, senza i giochi sensoriali e l’angolo per le bolle di sapone. Un luogo di cui ci sarebbe così bisogno ovunque in questa Italia dei bambini senza futuro, che mi sarebbe piaciuto piantare una tenda e inviare al mondo dispacci da un pianeta di gioco felice.

Genova, Città dei bambini e dei ragazzi

Genova, Città dei bambini e dei ragazzi
E poi l’Acquario, un tuffo in un sottomondo blu pieno di creature che ti vien voglia di abbracciare e portarti a casa: avete presente i lamantini? Sbavavo amore davanti a quel vetro, e avrei pagato a peso d’oro la possibilità di entrare in vasca e danzare con loro quei movimenti così teneri e lenti che la vita ti sembra quasi una cosa meravigliosa. Il Sistema Sanitario Nazionale dovrebbe regalare un lamantino ad ogni cittadino come terapia affettiva.

Acquario di Genova

Acquario di Genova

Acquario di Genova
Dopo una deliziosa focaccia di Recco e una tappa veloce alla redazione del Secolo XIX (che emozione entrare nella redazione di un quotidiano e annusare tutto quell’odore di parole, e carta, e pensieri) sono poi sbarcata al Galata, il museo del mare: porca miseria che viaggio mi sono fatta! In questo periodo c’è la mostra “LAmerica – 1892/1914 – Da Genova a Ellis Island, il viaggio per mare negli anni dell’emigrazione italiana”, e non vi dico che bellezza entrare negli ambienti degli emigranti, sbirciare nelle loro valigie e nelle latrine, superare la registrazione del passaporto, camminare tra le stanze dei piroscafi, , entrare nella cabina del comandante, passare l’esame sanitario a Ellis Island.

Galata, Museo del Mare (Genova) - Mostra "LAmerica"

Galata, Museo del Mare (Genova) - Mostra "LAmerica"

Galata, Museo del Mare (Genova) - Mostra "LAmerica"

Galata, Museo del Mare (Genova) - Mostra "LAmerica"
Tutta roba che ti batte il cuore, talmente curata nei dettagli: si sente persino il cigolare delle macchine, lo sbattere del mare, tutto il rumoreggiare dell’umanità in viaggio.
E il sottomarino? Siete mai stati in un sottomarino?
Il Galata offre anche questa esperienza unica e claustrofobica.

Galata, Museo del Mare (Genova) - Il sottomarino

Galata, Museo del Mare (Genova) - Il sottomarino

Galata, Museo del Mare (Genova) - Il sottomarino

Galata, Museo del Mare (Genova) - Il sottomarino

Galata, Museo del Mare (Genova) - Il sottomarino
Poi però è arrivata l’ora di tornare a casa, e ho dovuto lasciarmi alle spalle la Signora e il Porto Antico, con la promessa di tornare presto a riscattare tutte le emozioni ancora da esplorare tra gli angoli di una città di mare dalle mille sorprese.
E mentre andavo in auto verso l’autostrada, il Sestriere di Prè mi strappava un arrivederci.




Galata, Museo del Mare (Genova)

L'Acquario di Genova


Galata, Museo del Mare (Genova)