Magazine Opinioni
Perché tutti partiamo da una base, da quelle poche sicurezze, diciamo, che ti spingono a unirti a lotte che coinvolgono diverse comunità, differenti interessi e persone con le quali ti trovi a combattere che mai hai visto e mai più rivedrai dal giorno successivo.Però l'ho sempre detto e qua lo ripeto: tutto parte dalla nostra realtà quotidiana territoriale.E se la nostra casa, che altro poi non è che la comunità nella quale viviamo, si scopre malata e colpita sin dalle fondamenta, hai voglia ad andare in giro a batterti per i grandi temi, nella migliore delle ipotesi saresti un inguaribile idealista, più verosimilmente saresti un quaquaraquà che non sapendo come sturare un lavandino vai in giro con la presunzione di costruir dighe.Allora succede che un giorno ti svegli e la tua comunità, che ha una tradizione antifascista sin dal tempo in cui tu non eri nato, vede umiliare i propri martiri e svilire i Valori che sempre sono stati magari maltollerati da una minoranza rancorosa e vendicativa, calpestati da un nuovo vento rappresentato da una classe politica laida e schifosa, germogliata anno dopo anno, decennio dopo decennio e che ha preso in contropiede la Storia stessa del tuo territorio, di chi ha portato avanti certi Valori, di partiti che non sono più in grado di difenderli e preservarli.E succede pure che la Storia della tua gente, dei propri sacrifici, dei suoi stessi lutti viene venduta, letteralmente, da parte di chi non dovrebbe essere in grado di pronunciare la parola etica senza arrossire di vergogna, gente che rappresenta gli interessi di pochi e l'ignavia di molti, gente alla quale non affiderei manco il mio cane per tre giorni di fila, altroché la dignità della mia comunità.A questo punto una e una sola cosa hai da fare, non solo per coerenza ma perché è soprattutto il cuore che te lo impone: spegni il computer e ti metti in gioco, totalmente, appassionatamente, con tutto te stesso.Mentre molti (troppi) attaccati a una tastiera tifano per una rivoluzione virtuale, sproloquiano di cambiamenti epocali che loro per primi non sono in grado di rappresentare, si fanno seghe mentali citando testi ingollati più per dovere che per piacere, distruggono pestando tasti tutto ciò che accade (quello si realmente) che va a incidere sulla nostra vita, io preferisco scendere in piazza, calcare le strade, incontrare persone con le quali costruire qualcosa.Vi lascio Facebook, piattaforme dove sfogare le vostre paranoie represse che oggi ci sono e domani chissà, Twitter dove potete esprimervi con la stessa completezza di un sms, io sono convinto che la strada sia un'altra.Ricordatevelo bene, la Rete è un megafono dove riassumere quello che fate, ma se nella vita reale non combinate un emerito cazzo e dietro casa vostra succedono le peggio cose senza che voi non vi opponete manco per un secondo, state a parlare del nulla: ma ce l'avete ancora la forza per essere protagonisti della Storia, quantomeno della vostra?
Ho ancora la forza che serve a camminare,
picchiare ancora contro per non lasciarmi stare
ho ancora quella forza che ti serve
quando dici: "Si comincia !"
E ho ancora la forza di guardarmi attorno
mischiando le parole con due pacchetti al giorno,
di farmi trovar lì da chi mi vuole
sempre nella mia camicia...
Abito sempre qui da me,
in questa stessa strada che non sai mai se c'è
e al mondo sono andato,
dal mondo son tornato sempre vivo...
Ho ancora la forza di starvi a raccontare
le mie storie di sempre, di come posso amare,
di tutti quegli sbagli che per un
motivo o l'altro so rifare...
E ho ancora la forza di chiedere anche scusa
o di incazzarmi ancora con la coscienza offesa,
di dirvi che comunque la mia parte
ve la posso garantire...
Abito sempre qui da me,
in questa stessa strada che non sai mai se c'è
nel mondo sono andato,
dal mondo son tornato sempre vivo...
Ho ancora la forza di non tirarmi indietro,
di scegliermi la vita masticando ogni metro,
di far la conta degli amici andati e dire:
" Ci vediam più tardi ..."
E ho ancora la forza di scegliere parole
per gioco, per il gusto di potermi sfogare
perché, che piaccia o no, è capitato
che sia quello che so fare...
Abito sempre qui da me,
in questa stessa strada che non sai mai se c'è
col mondo sono andato
e col mondo son tornato sempre vivo...
Ho ancora la forza - F. Guccini (Stagioni - 2000)
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