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È che poi al destino non puoi mica dare sempre del tu

Creato il 24 febbraio 2012 da Narratore @Narratore74

È che poi al destino non puoi mica dare sempre del tu Con questo titolo a dir poco delirante, si apre uno degli ebucchi più estrosi e divertenti che mi sia capitato di leggere negli ultimi tempi. Scritto da Alessandro Apreda, è a conti fatti una raccolta di racconti, sette per l'esattezza, che spaziano attraverso generi e stili di scrittura ben diversi tra loro. La cosa che più mi ha colpito è la freschezza, la totalità dei contenuti quasi mai scontati e solo a prima vista semplicistici, e la spensieratezza che pare essere dietro ogni storia. Visto che mi piacerebbe spendere un paio di parole per ogni racconto, che in verità meriterebbero ognuno una recensione a parte, vado subito ad iniziare.
Raijin render-vous Il primo racconto che apre l'antologia ci spara subito nelle atmosfere che poi ritroveremo in tutti gli altri. Ambientato in quel di Cosenza, il protagonista, un giovane giornalista omonimo del famoso Biagio Antonacci, si ritrova suo malgrado al cospetto di una presunta divinità che staziona sul tetto della prefettura, in attesa di qualcosa. Non voglio svelare troppo, ma state pur certi che le sorprese non mancheranno e ben presto la situazione diverrà un tantino calda… Questo racconto mi ha folgorato… forse perché ero a conoscenza di quella base mitologica che è alla radice del racconto o semplicemente grazie allo stile fluido e pulito di Alessandro… fatto sta che letto questo ho capito di trovarmi davanti ad un ottimo lavoro.
Italia: la storia futura Il racconto più lungo di tutta la raccolta. Suddiviso in 21 capitoli, ci mostra un Italia del futuro, nemmeno tanto distante da quella che siamo abituati a vedere ogni giorno, e ci trascina in un contesto da sempre fonte di discussioni e confronti: la religione. Lo fa in maniera leggera, quasi ci trovassimo a guardare un vecchio filmato, ma in realtà quello che racconta è ben più profondo e totalitario. Il miglior racconto, a mio parere, di tutta l'antologia!
Self control Punti di vista che s'intercambiano, si rincorrono fino a snodarsi attraverso la vita di due personaggi ben differenti e delineati. Carmela, una ragazza che per un attimo ha assaggiato le luci della ribalta… Enrico, 46 anni, uno dei tanti, che di colpo si ritrova con 6 milioni di euro e decide di acquistare un vecchio locale… Una storia fatta di ricordi, passione, paura e sentimenti. Anche questo mi è piaciuto, soprattutto nella parte finale dove i due protagonisti s'intrecciano e formano quella che sarà la fine del racconto. È che poi al destino non puoi mica dare sempre del tu
Pochissimi i conigli Ehm… come dire… scusa Alessandro, ma questo proprio non l'ho capito… Un racconto di poche righe, che parla di conigli e di… va beh, non voglio dire troppo visto che questo trafiletto è già lungo quasi il doppio del racconto stesso…
Blu Storia di un amore travagliato, vista dagli occhi di lei. Un amore malsano, corrosivo, ma al contempo irresistibile e magnetico. I tentativi di resistere, di ribellarsi a qualcosa che già si sa, finirà male, sono espressi in maniera quasi impeccabile. Tutto giocato sulle emozioni, sulle sensazioni, dura un soffio, il tempo di decidere se rispondere o meno a quel telefono che suona…
La maschera Questo è forse il racconto di stampo più realistico. Difficile non immedesimarsi nel contesto, soprattutto nei pensieri del protagonista. Il protagonista, l'io narrante, è un impiegato come tanti: camicia, cravatta, una scrivania e colleghi che non sopporta. Ma quando la maschera cade e il vero mostro si palesa, la trasformazione è totale. Crudele e cinico, ci mette di fronte l'orrore maggiore: la quotidianità e il morboso attaccamento ai beni materiali e ai piaceri perversi della carne. Lui è un giustiziere, un epuratore di anime, e quale metodo migliore per purificare i peccatori se non il fuoco? Almeno fino a quando non ci si scotta…
La lega Oreisti Anonimi Ok, con questo ho definitivamente  inserito Alessandro nella schiera dei drogati di cibo. Sì, perché solo uno che sa cosa vuol dire non poter resistere alla tentazione di divorare un biscottino dopo l'altro potrebbe scrivere un racconto così bello e ben costruito. Per quanto mi riguarda, odio gli Oreo, quei biscottini neri con una bella farcia bianca in mezzo, ma non sono esente da piccoli vizi come la cioccolata. Quindi, a ragion veduta, comprendo cosa vuol dire entrare in un supermercato e dover lottare con la propria coscienza per non riempire il carrello di ogni tipo di schifezze possibili! Complimenti, questo racconto segue di pari passo il secondo dell'antologia.
Ok, con questo ho concluso. L'ebook lo trovate sul sito di Alessandro, docmanhattan.blogspot.com, dove troverete anche tutte le istruzioni per riceverlo. Non è pagamento, nel senso che basta contattare il suddetto, proporre una cifra come donazione, e in cambio ricevere l'ebucco bello bello nella vostra mail. Da parte mia posso solo consigliarlo, visto che in giro si trova tanta lammerda che quando invece qualcosa merita di essere letto bisogna diffonderlo il più possibile.

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