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E ci chiamano Europa!

Creato il 22 novembre 2012 da Ilrattodellospazio
Due notizie, fra tante, infettano oggi la mia coscienza. Il raid di "Laziali" al pub di campo de' Fiori, e sempre a Roma la notizia del quindicenne che si è impiccato, perseguitato per la sua "diversità". Alle continue provocazioni, bulliste ed omofobe, si era aggiunto il rimprovero di un insegnate dopo che si era passato lo smalto sulle unghie. "Dagli al frocio!" come nella peggiore italietta di 50 o 100 anni fa. Adulti o minorenni ugualmente stupidi e cattivi. Ed anche nell'aggressione ai tifosi inlesi c'è il sospetto che oltre all'assurda motivazione calcistica (dopo innumerevoli chiacchiere siamo ancora all'abc, col tifo violento tollerato dalle società, per non parlare delle squadre anche ripetutamente condannate che riufiutano la giustizia sportiva) ci sia anche una motivazione razziale, infatti la suqdra londinese del Tottenham è nota per essere anche quella degli "ebrei". Non stupisce, quindi, che siano proprio i "tifosi" della Lazio (quelli che fischiavano un grande giocatore di colore, e che imposero di non assoldarne uno israeliano) ad aver organizzato una selvaggia e meschina aggressione ad un gruppo di tifosi inglesi. C'è una radice comune ai due fenomeni, e non è solo la città di Roma (poteva essere Verona o Bologna, purtroppo), ed è quel genere di in-cultura, popolata soprattutto da sottoproletariato urbano scarsamente scolarizzato, che non legge e vede solo film violenti (ecc. ecc.), con una visione del mondo primitiva, da età della pietra. Sfigati, sconfitti, perdenti, ad ogni tavolo da gioco della vita. A cui resta solo il mito del muscolo, dell'aggressione in branco. Vite, appunto, da perdenti che si accendono solo in un momento: quando incontrano qualcuno più debole. Dal punto di vista del muscolo, o dell'arma brandita. Quasi sempre figli di famiglie sconfitte, abbandonati anche dalla scuola, che a malapena è in grado di seguire chi riesce a stare in piedi da solo. L'aver affossato la scuola pubblica ha reso irrecuperabile il fenomeno, che è diventato patologia di rilievo penale. Se la politica avesse almeno dato i segnali giusti, condannare l'omofobia, condannare la violenza, anche quella verbale (che invece è diventata da Sgarbi in poi linguaggio televisivo e quindi normale, pure "politico"), condannare l'ignoranza sic et simpliciter invece di esaltarla, quasi seguendo ideologicamente Pol Pot, che per creare una nuova Cambogia scelse di sterminare chiunque avesse una cultura, insegnanti, ingegneri, medici. E' una certa classe politica (e dirigente) di questi ultimi lustri, che conosce a menadito il catalogo Patek Philippe e poi confonde i sette nani con i sette re di Roma, o i sette peccati capitali, quella che ha causato tutto questo. C'è stato un completo ribaltamento dei valori, tanto che poi tutto si adeguato verso il basso. Direttamente dentro la fogna.

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