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E io pedalo

Creato il 22 giugno 2011 da Mapo
Rimpiango quasi, in questa bella giornata di sole di inizio estate, di non essere più un cittadino bresciano. Provo qui, brevemente, a spiegarvi il perchè.Qualche giorno fa (i più attenti se ne saranno accorti dal tam tam innescato sui soliti social network) il comune di Brescia ha avuto la bella pensata, con il probabile intento di fare cassa, dato che il fuoco amico dei tagli dei colleghi a palazzo Chigi ha colpito anche lì, di rimuovere e multare un gran numero di velocipedi in centrocittà. La colpa? Quella di essere stati parcheggiati fuori dalle ordinarie rastrelliere che, come è noto, sono ampiamente insufficienti. Sembra una barzelletta, ma è la triste verità!I mezzi a due ruote che dovrebbero rappresentare una percorribile via verso la salvezza del nostro mondo moderno in tema di mobilità sostenibile, con buona pace di tutti quelli che hanno creduto nella promessa ad un incentivo "alla mobilità su due ruote" nel programma della coalizione che guida la Loggia, sono stati sequestrati a decine dalla polizia locale. Come accaduto a questa signora che si chiede, esterrefatta, che razza di città sia diventata Brescia se non trova nulla di meglio da fare di multare i ciclisti. E come darle torto? E' doveroso premettere che non stiamo esattamente parlando di una sorta di idilliaca Amsterdam lombarda, ma di una città e una provincia popolata da rumorose discoteche sistemate a chilometri e chilometri dai centri abitati ("per non dare fastidio"), dove l'alcool, principale attrattiva nel sabato sera in camicia del "bresciano doc" scorre a fiumi e dove si fa un uso smodato dell'automobile, anche solo per muoversi di qualche centinaio di metri con la scusa, vera solo a volte, dei mezzi pubblici insufficienti. La stessa che tollera quel penoso carosello all'insegna del "ce l'ho più lungo io" di SUV e macchine sportive all'aperitivo serale di piazza Arnaldo.Tutte rigorosamente e appassionatamente in doppia fila ma, mi risulta, mai rimosse o sottoposte alla terribile punizione delle ganasce!Non viene certo nostalgia, vero?
E io pedalo
Eppure, proprio oggi, una nutrita compagine di ciclisti indignati hanno pensato bene di scendere in piazza. Ovviamente non una piazza a caso, ma piazza della Loggia, centro simbolico della città oltre che sede del palazzo del Comune. E, ovviamente, su due ruote.
Qui un resoconto dell'evento e anche qualche foto!
Mentre lo leggete, io sorrido al pensiero di quanti bresciani di nascita o d'adozione stiano scorrendo queste righe minimizzando la cosa con il solito "i soliti mattacchioni comunisti che non han niente da fare e si possono permettere queste gite pomeridiane in biciletta". C'è chi, addirittura, sostiene di aver perso il controllo dei media e le elezioni per questo motivo. E' uno dei tanti canti del cigno che fanno da colonna sonora a quello che sembra un crepuscolo. Ora riprendiamoci le nostre città. In bici, ovviamente!
PS. La foto viene da Threadless, ormai a pieno titolo uno dei miei siti preferiti!

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