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Ricoverato presso l’ospedale Mauriziano, ha lottato fino all’ultimo contro la malattia che da mesi lo tormentava. Aldo Faraoni, ex questore del capoluogo piemontese, è scomparso questa notte all’età di 65 anni, era in congedo dal primo di febbraio. In una recente intervista rilasciata al quotidiano La Stampa raccontava: “Il mio è stato uno degli incarichi più lunghi da questore. Svolgerlo è stata un’esperienza entusiasmante e gratificante: Inoltre, chiudere la carriera da poliziotto, dove l’avevo iniziata per me è davvero il massimo”. Si perché Faraoni, laziale di origini, si sentiva ormai torinese.
Faraoni ha dedicato buona parte della sua vita a servire la Polizia di Stato che tanto amava e per la quale ha dato tanto. Una carriera impeccabile la sua, avviata nel 1974 dopo la laurea in giurisprudenza. Un percorso pieno di onorificenze (era Commendatore della Repubblica Italiana) ma anche di rischi ed imprevisti del mestiere: durante un conflitto a fuoco nel corso di un’operazione riportò importanti lesioni.
Poco prima di andare in pensione, dopo aver combattuto per anni terrorismo e criminalità organizzata, l’allora questore Faraoni condusse l’arresto di Francesco Furchì, indagato per l’attentato al consigliere Alberto Musy.
Torino quest’oggi è in lutto. Piange un uomo di Stato formidabile, che nel suo piccolo scrisse pagine di storia.
Articolo di Emanuele Stalla