ROMA - E' morto oggi pomeriggio nella sua casa di Milano, dopo una breve malattia, Giorgio Bocca. Lo rende noto la casa editrice Feltrinelli.
Tra i grandi protagonisti del giornalismo italiano, Giorgio Bocca ha raccontato nei suoi articoli e nei suoi libri l'ultimo mezzo secolo di vita italiana con rigore analitico e passione civile, improntando sempre il suo stile alla sintesi e alla chiarezza.Era nato a Cuneo il 28 agosto del 1920. Le tappe della sua carriera sono state queste: redattore alla "Gazzetta del Popolo", nel 1954 è a Milano all'"Europeo", poi inviato del "Giorno" di Enrico Mattei diretto da Italo Pietra. È stato nel 1975 tra i fondatori di "Repubblica" e, oltre all'attività di editorialista sul quotidiano, ha tenuto sull'"Espresso" la rubrica "L'antitaliano". Recentemente, aveva trovato nuovi spunti polemici nei confronti della Rete, a cui ha dedicato controverse analisi, sempre fuori dal coro. E faceva affermazioni spesso spiazzanti. Quest'anno in un'intervista aveva affermato che nel meridione d'Italia vi sarebbe un "contrasto tra paesaggi meravigliosi e gente orrenda, un'umanità repellente"Come storico e testimone del proprio tempo ha pubblicato numerosi saggi, tra i quali: Storia dell'Italia partigiana (1966); Storia dell'Italia nella guerra fascista (1969); Palmiro Togliatti (1973); La Repubblica di Mussolini (1977); Il terrorismo italiano 1970-78 (1978); Storia della Repubblica italiana - Dalla caduta del fascismo a oggi (1982); Il provinciale. Settant'anni di vita italiana (1992); L'inferno. Profondo sud, male oscuro (1993); Metropolis (1994); Piccolo Cesare (2002, dedicato al fenomeno Berlusconi, libro che segno' il passaggio di Bocca da Mondadori, suo editore da oltre dieci anni, a Feltrinelli); Le mie montagne (2006); E' la stampa, bellezza (2008). Annus Horribilis, Milano, Feltrinelli (2010). Fratelli Coltelli (1948-2010 L'Italia che ho Conosciuto), Milano, Feltrinelli (2010).