Pasquale era un ragno che abitava sul mio soffitto da diversi mesi. So bene che in molti alla scoperta di un ragnetto sul soffitto della propria camera avrebbero fatto di tutto per sbarazzarsene, ma io non l’ho fatto. Pasquale non mi dava nessun fastidio, andava solamente avanti e indietro per il mio soffitto senza fare ragnatele. Era quasi una compagnia, e quando la sera mi mettevo a letto lo cercavo con curiosità per vedere dove fosse arrivato. Una volta trovato, gli sorridevo e gli dicevo: “Ciao Pasquale”. Non ho mai parlato a nessuno di Pasquale perché so che se l’avessi detto a qualcuno questi avrebbe subito iniziato una caccia al ragno, con scope e stracci da usare per colpirlo, o avrebbero preso una scala e un semplice tovagliolo per schiacciarlo; avrebbero iniziato una caccia ridicola per uccidere un piccolissimo ragnetto inoffensivo.
Ieri sera avevo trovato Pasquale immobile sul tratto di soffitto vicino alla porta. Stavo quasi per spegnere la lampada quando dalla porta entra mio padre. Proprio in quel momento e chissà per quale assurdo motivo, Pasquale molla la presa del soffitto e precipita nel vuoto fino a schiantarsi contro la cassettiera posizionata accanto alla porta. Deve aver avuto paura, o forse non ne ha avuto il tempo. Mio padre nota questo puntino nero cadere sulla cassettiera, quindi osserva il punto di caduta e vede un ragno. “Un ragno”, dice, prima di schiacciarlo con la mano e uscire dalla stanza come se nulla fosse. Non era un ragno, ma Pasquale.
Prima di mettermi a dormire sono rimasto qualche attimo a osservare il soffitto vuoto. Possibile che un ragnetto non possa passeggiare tranquillamente per il soffitto di qualcuno senza essere schiacciato? Ora il soffitto è disabitato – no, non c’è più nessun ragno. Spero che la mia camera non sia entrata nella lista nera dei ragni e che tra i salotti ragnatali non circolino brutte voci su di me che mi dipingono come un ammazzatore di ragni, perché non è la verità! Io non ammazzo proprio nessuno, lo giuro! L’altra notte ho dormito con una farfalla, non mi dava nessun fastidio, perché avrei dovuto scacciarla o schiacciarla? Quindi, ai ragni in ascolto: venite pure che il mio soffitto è tanto grande, c’è spazio in abbondanza per tutti.