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E’… per caso il professor Michelone..non ci credo….ma quale dei tre…è scrittore..?

Creato il 12 aprile 2011 da Gianpaolotorres

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Uno..nessuno..o tutti e tre?

Comunicato stampa!!

 

E’… per caso il professor Michelone..non ci credo….ma quale dei tre…è scrittore..?

Esce in questi giorni il libro Parigi a Vercelli di Guido Michelone per le edizioni Lampi di Stampa di Milano. Il volume, dal sottotitolo Diciassette nuovi racconti, è la terza opera narrativa dello scrittore vercellese, dopo i romanzi Cinquanta. Secondo Novecento (2004) e A Charlie Chan piace il jazz? (2006). Si tratta di un testo formato appunto da brani letterari di varia lunghezza, scritti grosso modo tra il 2000 e il 2010: la prima parte della raccolta, che indirettamente dà il titolo all’intero libro, è occupata dal lungo racconto J.-L. G., il falso Maigret e Boris Vian, dove l’Autore immagina che un regista parigino soggiorni, in incognito, a Vercelli per scrivere la sceneggiatura de Il mistero delle cento birre di Biagio Bagini e farne un grande film, con protagonisti un finto Maigret e un vero Boris Vian; ma in città arriva Giovanna, studentessa romana, per un réportage fotografico sulle risaie e tra i due nasce subito unʼaffettuosa amicizia… Negli altri racconti Michelone si occupa invece di svariati argomenti: le rocambolesche imprese dei Weathermen, brigate rosse americane pacifiste; la misteriosa scomparsa di una certa Francine e le relative indagini di Olmo e Asso; un Tito Andronico da science fiction; le ragazze più belle e più antipatiche sulla faccia della Terra; partigiani e fascisti, pittori e modelle, meretrici e jazzmen, alieni e cantautori, questo e molto altro ancora nei diciassette nuovi racconti tutti inediti, in un libro divertente e sperimentale per forme e contenuti.

Come ha scritto Andrea De Antonio della rivista Stilos nella prefazione “ancora una volta Guido Michelone conferma il proprio talento artistico all’insegna dell’eclettismo, della bizzarria, della versatilità, con una scrittura originalissima, senza mai aderire alla poetica o ricalcare gli stili di scrittori da lui molto amati come Borges o Pynchon. Si tratta semmai di forme e contenuti assimilabili o evocati da un gusto e una cultura che passano attraverso il cinema, la pittura, il fumetto, la musica, di cui l’Autore sembra traslarne i linguaggi nei modi più insoliti. Surreale visionario, Guido Michelone offre consapevolmente una letteratura di citazionismo, sino a dichiarare guerra ai codici narrativi tradizionali. In tal senso per lui l’essenza del racconto è il luogo di una ricerca che, ad esempio, nel primo lungo episodio assume il gioco della love story, per misurarsi via via con la fantascienza e il poliziesco, il diario e l’epistola, la storia recente e la realtà quotidiana, rifiutando di proposito le seduzioni della letteratura mainstream più consumista o commerciale”.

Il libro verrà presto presentato a Vercelli e la percentuale dei Diritti d ‘Autore sarà destinata in beneficenza ad associazioni umanitarie. Il libro può essere acquistato on line presso l’International Bookshop www.ibs.it./

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