Ma quanti parlamentari, anche all'interno del suo partito (PDL), sarebbero pronti a intraprendere la via delle elezioni anticipate potendo invece scegliere di proseguire la legislatura pur se con un altro governo (tecnico, di transizione o di responsabilità non ha importanza)?
In gioco non ci sono solo ragioni ideali ma motivazioni più materiali che vanno dall'assegno vitalizio, al rischio di non essere rieletti o addirittura di non essere neppure ricandidati.
![Ecco chi teme veramente le elezioni anticipate Ecco chi teme veramente le elezioni anticipate](http://m2.paperblog.com/i/18/183206/ecco-chi-teme-veramente-le-elezioni-anticipat-L-_sbgXw.jpeg)
L'assegno a cui si rinuncerebbe è piuttosto pesante. E varia, sia per i senatori che deputati, da un minimo del 20% a un massimo del 60% dell'indennità parlamentare percepita, a seconda degli anni di mandato svolto. Un pò di cifre: nel caso di un senatore, il cui stipendio netto è pari a 5613.59euro, l'assegno oscilla dai 1122.60 a 3368.80euro. Alla Camera invece l'assegno varia da 1097.20 a 3291.60euro, visto che la busta paga netta è di 5486.58euro.
Tra chi non incasserebbe la pensione anche ministri della Funzione pubblica e del Turismo, Renato Brunetta e Michela Brambilla. Poi il medico personale del premier Umberto Scapagnini, lo stilista siciliano Santo Versace, l'attore Luca Barbareschi e il vice presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sulla mafia Fabio Granata (entrambi appartenenti a FLI).
Ma forse c'è un fantasma che agita il sonno dei parlamentari più del tesoretto pensionistico. E' il rischio, per molti assai concreto, di non essere nemmeno rieletti.
Chi rischia di perdere il vitaliazio
I deputati sono:
- Pdl: 88
- Lega Nord: 36
- Futuro e Libertà: 8
- Gruppo misto: 8
- Italia dei Valori: 13
- Pd: 81
- Udc: 6
- Pdl: 40
- Lega Nord: 12
- Futuro e Libertà: 3
- Gruppo misto: 5
- Italia dei Valori: 7
- Pd: 34
- Già dimessi: 4
Totale Camera: 240Totale Senato: 105
Totale Camera e Senato: 345